Cronaca

Degli Angeli si improvvisa rider a Milano tra pericoli e scarse tutele: il racconto in un video

Il consigliere regionale M5S Marco Degli Angeli ha provato in prima persona a vivere una giornata da ‘rider’  a Milano, consegnando pasti a domicilio insieme a chi questo mestiere lo fa per davvero.

“Ho girato in sella alla bicicletta con Manuel – racconta degli Angeli all’indomani dell’approvazione alla Camera  del DL Salva Imprese con il quale viene riconosciuta la figura del rider. – In mezzo al traffico milanese, consegnando cibo a domicilio a coloro che ordinano con un click sulle piattaforme digitali. Ho voluto vivere in prima persona seppure per un giorno, la quotidianità di questa professione, per rendermi conto da vicino delle problematiche che affrontano i Rider. Abbiamo cercato di approfondire tutta la sfera che riguarda i diritti e le tutele contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”. Il viaggio attraverso Milano, e soprattutto le parole di Manuel, mettono in luce le tantissime incognite di questo mestiere, per cui c’è una copertura assicurativa irrisoria nonostante i tanti rischi a cui sono esposti i lavoratori; e su cui sono ormai accertati casi di pratiche illegali quali la cessione delle credenziali  a cittadini extracomunitari che, privi di permesso di soggiorno, non possono avere accesso alle piattaforme di registrazione. Qualcosa di questo genere potrebbe forse riguardare anche Cremona – dove il fenomeno consegne a domicilio è ridotto rispetto alle grandi città: dalla stazione infatti, da qualche tempo, partono alcuni  ragazzi di colore che salgono con biciclette al seguito sul treno delle 7,32 per Milano.

“C’è la possibilità – continua Degli Angeli – di registrarsi come lavoratore a più piattaforme dedicate alle consegne online e decidere di volta in volta, per quale prestare lavoro. Questo purtroppo può portare a fenomeni di sfruttamento dei lavoratori. Emerge la figura del caporale che, iscritto a più piattaforme, cede le proprie credenziali a più lavoratori privi dei requisiti per poter esercitare regolarmente. Stiamo approfondendo questo fenomeno di illegalità che danneggia sia le aziende che i lavoratori”. g.b.

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