Provincia, Forza Italia: 'Il Pd posticipi elezioni dopo decisione del giudice'
“Il Pd posticipi la data delle elezioni provinciali successivamente alla pronuncia del giudice”: a chiederlo è il coordinamento provinciale di Forza Italia, che in una nota, evidenzia la convinzione che “le elezioni provinciali del 23 novembre siano state convocate con modalità che probabilmente saranno dichiarate illegittime”. Ipotesi su cui, appunto, dovrà pronunciarsi la magistratura in seguito al ricorso presentato dalla Lega, e per questo chiede di attendere tale decisione. “In caso contrario, Forza Italia non ritiene plausibile presentare candidati e recarsi a votare in un contesto di dubbia legittimità e in presenza di ricorsi alla magistratura”.
La decisione è stata presa nella serata di mercoledì 30 ottobre, durante una riunione degli amministratori di Forza Italia di tutta la provincia di Cremona, presso la Sala Civica di Acquanegra Cremonese. “La linea di Forza Italia licenziata dai presenti e condivisa da oltre una cinquantina di amministratori, di cui una ventina di sindaci e i dai due consiglieri provinciali di FI Alberto Sisti e Matteo Guerini Rocco.
Il ricorso del Carroccio, si legge nel documento di Forza Italia, “pone il tema della legittimità degli atti posti in essere da Signoroni, tra cui l’atto di nomina del vicepresidente e di conseguenza l’atto di quest’ultimo di convocazione delle elezioni. FI stigmatizza il comportamento del PD, che fino ad ora ha continuato a mettere a rischio l’ente provinciale con atti che potrebbero essere dichiarati nulli e obbliga gli amministratori comunali di tutto il territorio provinciale a recarsi a votare il 23 novembre in un clima di confusione amministrativa, di dubbia legittimità e di possibile successivo annullamento della tornata e dell’esito elettorale”.
Qualora il Pd non posticipasse le elezioni, “FI riterrebbe responsabili politicamente i dirigenti del PD non solo di tutti gli atti conseguenti all’eventuale annullamento delle elezioni e dei soldi pubblici spesi inutilmente, ma anche per aver rinunciato al ruolo politico che il partito di maggioranza relativa (il PD governa Crema e Cremona) dovrebbe ricoprire in una simile situazione, distruggendo di fatto le buone relazioni politiche tra i vari comuni della provincia di Cremona”.