Cronaca

'Salute e medicina di genere', convegno al Vismara Depetri

Sabato 26 ottobre, presso l’aula magna dell’Istituto Vismara Depetri di San Bassano, si è tenuto, di fronte a un numeroso e attento uditorio, l’interessante convegno dal titolo ‘Salute e medicina di genere: cronicità e disabilità’, promosso dall’Associazione Italiana Donne Medico sezione di Crema, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici della provincia di Cremona. Dopo i saluti delle autorità, nelle persone del Sindaco di San Bassano, del Direttore dell’istituto e del presidente dell’Ordine dei Medici Dottor Lima, La moderatrice dottoressa Antonia Carlino, presidente dell’Associazione Italiana Donne Medico (AIDM) di Crema e la professoressa Teresita Mazzei, presidente della commissione nazionale FNOMCEO per la Medicina di Genere,con un breve cenno al Piano Nazionale sulla MdG del giugno 2019, hanno introdotto il tema: Il ‘Paradosso Donna nello scenario del la rivoluzione demografica in corso’. Per cui nella popolazione femminile sopra i 65 anni, all’aumento una aspettativa di vita cioè al vantaggio di una consistente longevità non corrisponde una qualità di vita altrettanto appetibile in altre parole “vita si ma sana no”.

La Medicina di Genere, che non costituisce una specializzazione in campo medico ma un’ottica nuova che permette di focalizzare l’attenzione sulla diversità tra uomini e donne nella manifestazione clinica e nella risposta ai trattamenti può aiutare ,nel rispetto delle differenze fra i generi ,attraverso una appropriatezza diagnostica e terapeutica, a superare le diseguaglianze e a garantire l’equita ‘ di accesso alle cure. Neutro in Medicina è destinato quindi a restare un equivoco scientifico perché non solo il sesso ma anche le caratteristiche socio-culturali influenzano la salute di uomini e donne.

Ha poi preso la parola la professoressa Adriana Maggi, direttore farmacologia e Centro di eccellenza malattie neuro degenerative dell’università di Milano. La lettura magistrale ha incantato l’uditorio con chiarezza espositiva mostrando il percorso di ricerca sugli animali di laboratorio, dai primi anni di attività, dedicati allo studio dell’influenza degli ormoni femminili non solo sugli organi genitali ma sul cervello e soprattutto sul fegato e la sua fisiologia così diversa nel genere femminile perché finalizzata, sin da 200 milioni di anni fa col passaggio della riproduzione da ovipari a mammiferi, una mission femminile vitale : la prosecuzione della specie.

La dottoressa Antonella Vezzani, presidente nazionale AIDM, responsabile dell’unità operativa di Terapia Intensiva dell’Università di Parma, ha illustrato le differenze di genere nelle malattie cardiovascolari, erroneamente considerate patologie prevalentemente maschili. Subito dopo, la dottoressa Paola Caroppo, dirigente medico neurologa della fondazione IRCSS Istituto Neurologico C. Besta di Milano, ha esposto una ricca relazione in cui ha evidenziato le differenze di genere nel declino cognitivo. Dopo una deliziosa pausa caffè i lavori sono ricominciati con l’appassionato intervento dell’onorevole dottoressa Fabiola Bologna, neurologa presso l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo e membro della commissione Affari Sociali e Sanità della Camera dei Deputati, che ha illustrato il piano nazionale sulla multicronicità.

Il dottor Stefano Aiolfi, già direttore dell’UO pneumologia dell’Ospedale di Crema, ha intrattenuto la platea con una frizzante relazione sulle differenze di genere nelle insufficienze respiratorie.
Grande soddisfazione per l’AIDM di Crema per il successo dell’evento, che si è concluso, dopo la discussione interattiva moderata dalla drssa Ludovica Genna, ematologa al Cardarelli di Napoli, con uno squisito rinfresco.

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