Le donne nel labirinto del gioco d'azzardo. Convegno a Casa di Nostra Signora
‘L’altra faccia della luna – Una dipendenza invisibile’: questo il titolo del seminario che si è svolto per tutta la giornata di ieri presso Casa di Nostra Signora, la struttura protetta in via Ettore Sacchi gestita dalla Caritas. Tema del convegno, moderato da Roberto Poli, direttore del Serd di Cremona, le vite delle donne finite nel labirinto del gioco d’azzardo. L’obiettivo era quello di sensibilizzare gli operatori e i cittadini sul fenomeno del gioco patologico al femminile e favorire l’emersione del problema. Paola Mosa, direttore socio sanitario dell’Asst Cremona, ha portato i saluti, mentre Fulvia Prever, psicoterapeuta del Servizio Sanitario Nazionale Dipendenze di Milano, ha introdotto il tema in un’ottica transculturale, dall’esperienza sperimentale del gruppo di Milano alla creazione della rete internazionale. Amelia Fiorin, psicologa del Serd di Castelfranco Veneto, ha invece trattato l’argomento della presa in carico delle donne giocatrici nel Serd. Nel pomeriggio spazio alla tavola rotonda con la realtà cremonese di cui hanno parlato le psicologhe Irene Ronchi, Antonella Grioni, Tiziana Manigrasso, l’assistente sociale Cristina Bassini e l’educatore Nicoletta Domaneschi. Sono intervenuti anche don Pier Codazzi, direttore della Casa dell’Accoglienza, e l’attrice Daniela Coelli. Durante il suo intervento, Poli ha sottolineato il fatto che sono molte le donne in difficoltà che non chiedono aiuto. Per questo motivo, anche per dare un senso di sicurezza, occorre lavorare per riuscire a creare sempre più spazi per avvicinare chi ha bisogno per poter affrontare e risolvere un problema che anche nella nostra provincia sta assumendo proporzioni sempre più grandi.