Badante 'infedele' sotto accusa In 4 anni, prelievi per 100mila euro ai danni di un'anziana
Avrebbe attinto dal conto corrente dell’anziana presso la quale lavorava, si sarebbe fatta donare un immobile e avrebbe prelevato denaro di una polizza. Di circonvenzione di incapace è accusata Elia, una badante romena finita davanti al gup per aver approfittato di Selene, 84enne cremonese residente al quartiere Zaist e deceduta lo scorso maggio. Oggi in udienza i cugini di Selene, quattro fratelli, si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Francesco Chiodi del foro di Brescia. I fatti si sarebbero svolti dal 2014 al 2017. In questi anni la badante avrebbe prelevato con il bancomat dell’anziana, insegnante in pensione, una somma di 100.000 euro. A sporgere querela erano stati proprio i lontani cugini dell’anziana, che viveva sola con la badante. I parenti sospettavano che la romena stesse soggiogando l’84enne della quale gestiva anche i conti. I cugini si erano accorti di ammanchi di molto superiori all’importo dello stipendio della dipendente e di 15.000 euro di una polizza spariti dal conto. Era seguita la segnalazione ai servizi sociali e successivamente era stato nominato un amministratore di sostegno. Nel frattempo la romena avrebbe ricevuto in dono l’immobile dove pare risieda da tre anni, nonostante sia ancora sotto sequestro. La questione dell’eredità è ancora bloccata. Ben diversa la versione fornita dalla difesa della badante, rappresentata dall’avvocato Raffaella Buondonno. “La mia cliente si prendeva cura dell’anziana giorno e notte, non la lasciava mai, non andava nemmeno in ferie. E per quanto riguarda le spese, si trattava sempre di prelievi per l’84enne. Soldi che erano serviti per pagare lunghi periodi di degenza in una casa di riposo. Tutte le spese sono documentate. Nel 2014, la signora l’ha nominata erede universale. Tra l’altro, la perizia dice che Selene aveva una perfetta capacità mentale, era perfettamente in grado di intendere e di volere”. Dopo la costituzione delle parti civili, l’udienza è stata rinviata al prossimo 30 ottobre.
Sara Pizzorni