Parlamentari dimezzati:
meglio sarebbe stato
dimezzare i loro compensi
Il taglio dei parlamentari ci pare uno spot pubblicitario vuoto e mal riuscito a fronte di un problema reale di decoro parlamentare. I parlamentari sono visti dall’opinione pubblica come dei privilegiati che in forza dei loro privilegi negli anni hanno dato forma ad una sorta di casta sempre più lontana dalla società fino ad essere da questa fortemente invisa. Giustissimo metter mano a questa situazione.
Quel che facciamo noi però cos’è? Invece che dimezzare i privilegi dimezziamo il numero dei privilegiati. La mossa francamente non ha la minima tenuta logica: a chi giova un’oligarchia parlamentare di super privilegiati strapagati? Non sarebbe stato meglio dimezzare gli stipendi e abbattere i privilegi mantenendo alta la rappresentanza parlamentare sul territorio?
Ricordiamo che siamo in un momento storico in cui un ex (per nostra fortuna) Ministro della Repubblica ha chiesto i pieni poteri per governare e noi che facciamo? Rispondiamo con un intervento che pare giudichi il Parlamento un inutile orpello da sfrondare invece che rafforzare il legame tra elettori ed eletti; lo indeboliamo enormemente allontanando sempre di più i parlamentari dai territori.
Chi riflette davvero sulla questione del taglio dei parlamentari e va oltre i titoli dei giornali, a conti fatti non può non leggerne l’illogicità e l’inutilità assolute.