Croce Rossa, controlli dei Nas ai presìdi medici presenti sui mezzi dopo un esposto
Tre indizi fanno una prova, secondo Agatha Christie, e alla sede cremonese della Croce Rossa di via Persico di indizi ce ne sono stati diversi, tanto che la presidente Loredana Uberti ha presentato, come forma di autotutela, un esposto in procura contro ignoti. L’esposto ha attivato i carabinieri dei Nas che questa settimana hanno effettuato due controlli sui mezzi di soccorso, al termine dei quali è risultato tutto regolare.
Il caso sarebbe nato dalle segnalazioni seguite ai controlli che quotidianamente vengono effettuati dal capo equipaggio sui mezzi di soccorso. In qualche caso i presidi medici chirurgici presenti sui mezzi sarebbero risultati irregolari o scaduti.
Sondini, flebo, maschere per l’ossigeno, deflussori, aghi e siringhe. Materiale in perfetto stato ma che è soggetto a scadenze per preservarne la sterilità. In più di un’occasione durante un controllo interno è stato rinvenuto materiale scaduto che doveva essere smaltito. Nonostante la sostituzione, il materiale sarebbe ricomparso in più di un’occasione.
All’interno della Croce Rossa non si parla ancora di complotto o di sabotaggio, ma qualche sospetto c’è. Da qui la decisione di presentare l’esposto, anche perché l’ambiente legato alla gestione delle emergenze esige un clima di totale fiducia ed è innegabile che chi volesse creare problemi all’organizzazione potrebbe agire anche su aspetti formali che a un controllo potrebbero incidere negativamente su tutta l’organizzazione.
I controlli sono frequenti dall’azienda sanitaria dall’agenzia regionale per le emergenze e in questi giorni anche dai Nas che come dicevamo non hanno riscontrato irregolarità, ma le indagini continuano per dare una spiegazione a quanto accaduto.
Giovanni Palisto