Politica

Forza Italia sull'impasse in Provincia: 'Signoroni dovrebbe auto-sospendersi'

Il caso politico di fine estate, ossia i dubbi sollevati sull’elezione di Mirko Signoroni alla presidenza della Provincia, continua a tenere banco con un botta e risposta tra consiglieri e partiti. La Lega provinciale cremasca e cremonese ieri ha annunciato di essersi appellata ai giudici del Tribunale per definire una volta per tutte se Signoroni possa svolgere legittimamente le funzioni di presidente (al momento dell’elezione non si era dimesso da vicepresidente dell’Ato  provinciale) e invita alla cautela i consiglieri. Forza Italia, coordinamento provinciale retto da Massimiliano Salini e dai vice Gabriele Gallina e Carlo Malvezzi, fa quadrato attorno all’alleato alle scorse elezioni per il presidente (insieme avevano presentato la candidatura di Rosolino Bertoni): “Siamo stati informati dalla Lega del deposito del ricorso, ne prendiamo atto e attenderemo l’esito”, afferma in un comunicato FI.

“Nel frattempo non si possono ignorare gli unici due atti ufficiali, che sono quelli emanati dai funzionari della Provincia – il Segretario Nanni e il vice segretario Bonvini –  i quali entrambi affermano che Signoroni è ineleggibile e quindi non può, e non deve per la tutela dell’ente, svolgere le funzioni di Presidente.

“Signoroni ignorando i contenuti degli atti che lo dichiarano ineleggibile, potrebbe mettere a rischio il regolare funzionamento di un ente che ha competenze importanti per il nostro territorio.
“Riteniamo che per la tutela dell’istituzione Signoroni dovrebbe almeno sospendersi dalle sue funzioni, in attesa di un chiarimento definitivo e permettere così all’ente provinciale e al consiglio provinciale di poter emettere atti e delibere legittime, senza il rischio che possano essere dichiarate nulle, con le eventuali azioni civili e penali che potrebbero conseguirne, sia per i funzionari che per i consiglieri.
“Il suo mandato sarebbe di 4 anni, cosa possono incidere alcuni mesi di sospensione dalle funzioni, per il bene dell’ente provinciale?

“Tra l’altro  – conclude il coordinamento di FI – il fatto singolare che Signoroni senza specifiche motivazioni, convochi e revochi il consiglio provinciale senza condividerlo con i consiglieri provinciali legittimamente eletti e inserisca all’odg quando più lo aggrada un punto fondamentale come quello della convalida della sua elezioni, non aiuta a dipanare una vicenda che al contrario si complica ogni giorno di più”.

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