Cronaca

Ineleggibilità Signoroni, investita del caso anche la Procura

Diventa sempre più complicata la vicenda Mirko Signoroni-ineleggibilità come Presidente della Provincia di Cremona. Dopo la lettera ai consiglieri provinciali della segretaria provinciale Maria Rita Nanni e la segnalazione alla Prefettura che a sua volta ha chiesto lumi al Ministero degli Interni, sarebbe già partito anche un esposto alla Procura della Repubblica di Cremona con l’ipotesi di false dichiarazioni. Insomma una situazione ingarbugliata dalla quel trovare vie d’uscita per il presidente eletto sembra alquanto complicato anche se Signoroni, confortato da un parere legale, continua a dirsi tranquillo.

Ma la notizia dell’ineggibilità di Signoroni scoppiata la scorsa settimana, sta facendo emergere, soprattutto all’interno del centrosinistra, alcune perplessità. Se n’è già fatta interprete il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, che ha dichiarato: “Non ne faccio una questione politica – ha dichiarato il primo cittadino cremasco nonchè consigliere provinciale -, la scelta di Signoroni come presidente non è in discussione. La sua persona gode della massima fiducia e stima, tuttavia non mi sento di minimizzare eventuali vizi di forma che potrebbero compromettere la sostanza. Ovvero gli atti che siamo chiamati ad approvare che potrebbero essere nulli”. E ha aggiunto: “Se risultasse confermata la sua ineleggibilità, si riverserebbe a cascata su tutti i procedimenti approvati da noi consiglieri. E’ evidente che il mio non è uno scrupolo ma una richiesta di chiarezza da cui non si può prescindere”.

Malumori da esponenti del Pd cremasco, finora rimasti chiusi in alcune stanze, comunque anche sulla scelta politica del sindaco di Dovera, certamente uomo fino all’elezione a presidente schierato con il centrodestra. Duro Beppe Bettenzoli di Rifondazione Comunista: “Come Rifondazione Comunista non comprendiamo perchè il PD non abbiapresentato un suo sindaco, nel cremasco ne conosciamo alcuni molto bravi, preferendo fare un accordo con l’area moderata del centrodestra; il fatto grave è che nel PD non ci siano dirigenti competenti, che abbiano studiato il testo unico per gli enti locali , verificando a monte le eventuali cause di ineleggibilità o incompatibilità”.

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