Cronaca

Piscina revocata per igiene Quest'anno olimpionica mai svuotata, quali rischi?

Tornano le preoccupazioni per le condizioni igienico sanitarie della piscina comunale, dopo la revoca della concessione da parte del Comune nei confronti di Sport Management, decisione tuttavia congelata dal ricorso al Tar della società veronese (la sentenza di merito è attesa per il 9 ottobre). Finchè la vicenda giudiziaria non sarà risolta, almeno per il I grado, SM è tenuta alla gestione della piscina, ma viste le motivazioni che avevano portato alla revoca, crescono le preoccupazioni. Soprattutto da parte di chi, come la consigliera d’opposizione Maria Vittoria Ceraso, ha combattuto una lunga battaglia contro questo affidamento. Una interrogazione a risposta orale della stessa Ceraso sarà discussa nel prossimo consiglio comunale, il primo dopo la pausa estiva, il 19 ottobre. “Vorrei chiarimenti – precisa il consigliere –  da parte del sindaco quale responsabile della salute pubblica dei cittadini, su come intenda garantire in maniera più efficace rispetto al passato in primis il benessere degli utenti della piscina, soprattutto dei bambini e in secondo luogo il rispetto della Convenzione anche in relazione ai costi che stanno gravando in maniera ingiustificata sui cittadini”.

“A breve – continua Ceraso – la piscina comunale tornerà ad essere frequentata a pieno regime in quanto inizieranno tutti i corsi di nuoto, sincro, ecc. e ricominceranno ad allenarsi le squadre delle canottieri di nuoto e pallanuoto. Molte famiglie si stanno chiedendo in che condizioni troveranno l’impianto ed in particolare se i valori dell’acqua saranno in linea con i parametri stabiliti dalla legge. Le preoccupazioni nascono dall’esperienza della stagione precedente nella quale tantissimi bambini hanno sofferto di otiti, dermatiti e funghi e molti utenti hanno lamentato malesseri dopo aver nuotato.

“Che ci siano stati problemi di salute pubblica è stato riconosciuto ed accertato dal Comune stesso che nell’atto di revoca della concessione a Sport Management ha proprio fatto riferimento alla ‘particolare rilevanza agli interessi tutelati per quanto attiene le norme a tutela di igiene e salute pubblica’. Il Comune ha infatti riconosciuto che ‘fin dall’esordio della concessione numerose ed attendibili sono state le segnalazioni, pervenute da diverse tipologie di soggetti, in merito ad una cattiva gestione del servizio. In particolare, frequenti si sono rivelati gli episodi di malessere legati alle condizioni dell’acqua di piscina e a problemi igienico-sanitari di vario genere. Dagli accertamenti istruttori di volta in volta effettuati, si è potuto riscontrare un grave inadempimento da parte del concessionario rispetto ai fondamentali obblighi di corretta gestione del servizio e dell’impianto concessionati, tra i quali gli obblighi a tutela della salute pubblica’.
Vorrei ricordare che l’esordio della concessione risale ad ottobre 2017 ma gli unici provvedimenti di chiusura dell’impianto con ordinanza del Sindaco risalgono a maggio e luglio 2019 e solo per qualche giorno.
Come mai il Sindaco, a fronte degli episodi di malessere legati alle condizioni dell’acqua di piscina e ai problemi igienico sanitari non è intervenuto tempestivamente a salvaguardia della salute pubblica dei suoi cittadini, visto che con un atto ufficiale qual’è la revoca della concessione ha dichiarato che tutto ciò era noto e documentato fin dall’ottobre 2017?
E vista l’esperienza passata quali garanzie avranno nel prossimo futuro le famiglie dei bambini che frequenteranno la piscina e gli utenti della stessa proprio rispetto alla tutela della salute pubblica visto che Sport Management continuerà a gestire l’impianto almeno fino al 9 ottobre (ma non è escluso che i tempi possano essere molto più lunghi in caso di ricorso al Consiglio di Stato) e considerando che nello stesso atto di revoca si dice che ‘la sistematica violazione delle norme di legge e contrattuali da parte del concessionario integra pertanto un inadempimento grave, tale da compromettere seriamente il funzionamento del servizio o di una qualsiasi delle sue parti e tale da far venir meno quel rapporto fiduciario imprescindibile per la prosecuzione del rapporto concessorio?’
Tra l’altro non essendo stata aperta la piscina convertibile durante la stagione estiva l’unica funzionante è sempre stata l’olimpionica che quindi non è stata svuotata come accadeva negli anni scorsi per le operazioni di sanificazione, manutenzione, pulizia dei filtri ecc. e ciò non lascia certo ben sperare sulla salubrità dell’ambiente.
“Dal canto suo Sport Management – conclude la consigliera –  infischiandosene della revoca, sta pubblicizzando i suoi corsi annuali e continuando l’applicazione di tariffe non conformi a quanto previsto in Convenzione. Anche su questo gli utenti sono piuttosto confusi in quanto si chiedono com’è possibile che chi ha in essere un contenzioso che potrebbe portare alla risoluzione della concessione continui imperterrito la sua attività proponendo agli utenti abbonamenti annuali che, se sottoscritti, in caso di cessazione della gestione che fine faranno?” g.b.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...