Cronaca

Piscina, il Consiglio di Stato concede la sospensiva a SM A ottobre udienza del Tar

Sport Management continuerà a gestire le piscine comunali di Cremona. Lo ha deciso con una sentenza il Consiglio di Stato, che ha accolto l’appello della società veronese in primo grado, sospendendo la sentenza del Tar di Brescia relativa alla revoca della Gestione a Sport Management. Dunque non c’è pace per l’impianto natatorio cremonese, che negli ultimi mesi ha vissuto una situazione difficile, tra continue chiusure per problemi di tipo igienico sanitario e problemi con i dipendenti.

“Con ordinanza di giovedì 29 agosto – precisa il Comune di Cremona – il Consiglio di Stato, senza entrare nel merito della questione sottoposta al proprio esame, ha ritenuto di sospendere il provvedimento di decadenza dalla concessione all’attuale gestore dell’impianto natatorio in ragione del fatto che, alla prossima udienza pubblica del 9 ottobre, innanzi al Tribunale Amministrativo (sezione di Brescia), sarà lo stesso TAR a pronunciarsi in ordine all’entità, alla consistenza e gravità dei contestati inadempimenti costituenti il presupposto del succitato provvedimento di decadenza dalla concessione.
Si tratta pertanto di una decisione tecnica che mantiene inalterata l’attuale situazione sino all’imminente decisione del TAR di Brescia a seguito della quale il provvedimento di sospensione verrà meno”.

Ma se Sport Management ha vinto una battaglia, la guerra è ancora lunga: il 9 ottobre, infatti, il procedimento procederà di fronte al Tar di Brescia, entrando nel merito sulla risoluzione del rapporto concessionario con l’azienda. Il Consiglio di Stato dunque in questa prima sentenza demanda al Tar la decisione finale. Una svolta inaspettata che non consente al Comune di guardare con tranquillità al futuro, in quanto è stata bloccata anche quella manifestazione di interesse indetta dal comune di Cremona per cercare un supplente nella gestione dell’impianto.

Intanto la stagione invernale si appresta ad avvicinarsi, con tutte le conseguenti esigenze delle società sportive che abitualmente si allenano nelle vasche dell’impianto comunale e che dovranno ora prendere accordi con un gestore ancora provvisorio.

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