Erba alta e degrado in piazza San Luca: sos manutenzione
E’ uno degli angoli più belli di Cremona, dove corso Garibaldi quasi si stringe per offrirsi all’antica porta abbattuta più di 100 anni fa. E’ la piazza di San Luca con il bellissimo tempietto ottagonale dedicato al Cristo Risorto e la facciata a capanna con il porfido semplice e leggero il tutto su un acciottolato antico. Purtroppo la bella immagine della chiesa di proprietà della Parrocchia di Sant’Agata ma retta dai Chierici regolari di San Paolo, comunemente chiamati Barnabiti fin dal 1881, è deturpata dalle erbacce che crescono ovunque sul sagrato e attorno alle colonne che delimitano la facciata, segno evidente di una incuria che di certo dà una brutta immagine a questo accesso alla città. Anche l’acciottolato appare sconnesso in diversi punti e avrebbe bisogno di un intervento di ripristino.
Ma a chi tocca mantenere la pulizia e l’ordine dei sagrati? E’ una vecchia diatriba che diverse amministrazioni hanno cercato di superare. In sostanza la proprietà è della chiesa ma il Comune ha il diritto di passaggio e di calpestìo per cui – come accaduto in passato al sagrato di Sant’Omobono (dove venne realizzata negli anni Novanta una delle pavimentazioni in porfido meglio riuscite di Cremona) e qualche volta davanti a Santa Lucia, toccherebbe all’Amministrazione comunale mettere mano al sagrato, almeno per la straordinaria manutenzione o addirittura per il rifacimento. Al di là di chi ne ha il compito, la piazzetta oggi si presenta davvero male e dà un segno di abbandono a questa chiesa tuttora molto frequentata dai cremonesi, specialmente alla tradizionale messa serale della domenica.