Lettere

Vicenda drag queen, un caso molto contraddittorio

da Rina Daniela Maestrelli - referente provinciale Dipartimento Tutela vittime della Violenza Fdi Cremona

Pur non condividendo l’iniziativa Arci che si tiene in questi giorni in città, non intendo accodarmi alle polemiche scaturite, in quanto credo che chi vi ha portato i bambini lo abbia fatto con consapevolezza. Inoltre la cosa si commenta da se, è evidente la contraddizione dei paladini della lotta alla discriminazione quando, negando le differenze e le peculiarità di uomo e donna, di fatto per primo la sta effettuando.

Non è accettabile un’ideologia che introduce progetti educativi e orientamenti legislativi svincolati dalla diversità biologica che pretende di imporsi come pensiero unico, andando cosi verso un pericoloso disorientamento antropologico al fine di destrutturare la famiglia.
Mi auguro che la lettura di queste favole non avvenga nelle scuole della nostra città, in tal caso si dovrebbe parlare di una vera emergenza educativa.

Di “emergenza educativa” e “disorientamento antropologico” parla anche il documento “Maschio e femmina li creò”, scritto dalla Congregazione per l’educazione Cattolica. Non comprendo come il nostro sindaco, persona di profonda estrazione Cattolica possa conciliare le due cose.

 

 

 

Rina Daniela Maestrelli Referente Provinciale Dipartimento Tutela vittime della Violenza FDI Cremona

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