Tensioni Agenzia delle Entrate: meno sportelli, le controversie vanno risolte on line
Sta creando qualche problema anche a Cremona la riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, che prevede l’obbligo, per gli studi dei professionisti (commercialisti e notai in particolare) di ricorrere in via prioritaria alla piattaforma informatica Civis per comunicare con l’Agenzia in caso di contestazioni che arrivano ai contribuenti in merito a dichiarazioni dei redditi ed altre pratiche fiscali. Dal 1 luglio è comparso negli uffici di via Ponchielli, un cartello che avvisa “professionisti e firmatari di protocolli d’intesa” che “non verranno più accettate le richieste di lavorazioni scaturenti da controllo automatizzato e formale comprese le cartelle, e le richieste di correzione dei modelli F24, se non si è esperito in via prioritaria l’uso del canale Civis di cui si dovrà produrre rigetto”.
Il problema, denunciano alcuni professionisti, è che non tutte le controversie possono essere risolte attraverso il portale Civis e il sistema non accetta più di un certo numero di allegati che invece, se prodotti allo sportello, sono utili per dirimere in breve tempo la questione. “Qualche lamentela c’è stata da parte dei nostri iscritti – afferma il presidente dell’ordine dei commercialisti Sergio Margotti. “Civis non accetta tutti gli allegati e alcune pratiche più complicate di altre non possono essere risolte in via telematica. In quel caso ci si rivolge allo sportello”. E’ tuttavia una situazione “a cui ci si dovrà abituare, se queste sono le nuove regole”. Tra l’altro il nuovo sistema è stato sancito a livello nazionale da una convenzione sottoscritta proprio da Agenzia Entrate e Ordine nazionale dei Commercialisti
In questi ultimi giorni pare però che in più di un’occasione ci sia stata qualche tensione tra gli utenti dell’Agenzia. Una situazione del resto comune a quella denunciata dal sindacato Usb regionale, che ha scritto alla direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate producendo un documento (relativo a Milano) in cui si parla di ‘rischio aggressioni’ di utenti esasperati dalle lunghe file nei confronti del personale, ‘vittima’ di una riorganizzazione che in pratica mira essenzialmente a ridurre il personale. Anche a Cremona, d’altra parte, una riduzione c’è stata e sarebbero stati ridimensionati anche gli sportelli di consulenza per le successioni e per le detrazioni fiscali (ad esempio per spese di ristrutturazione o risparmio energetico) per pratiche cioè molto diffuse anche tra i non addetti ai lavori.