Cronaca

Ponte A21 distrutto dall'incendio, sabato notte posa dell'infrastruttura

Dopo un anno e mezzo, il ponte sulla A21 tra Montirone e Poncarale, distrutto nel gennaio 2018 nel drammatico rogo che uccise ben sei persone, vedrà nuovamente la luce. I lavori prenderanno il via alle 20 di sabato sera. Con l’utilizzo delle gru, verrà montato l’impalcato in acciaio che costituirà il nuovo ponte sulla A21, che collegherà Montirone e Poncarale. I lavori termineranno domenica mattina, intorno alle 10 (inizialmente con apertura di una sola corsia per senso di marcia). L’operazione si svolgerà attraverso l’utilizzo di due autogru, che verranno posizionate sul posto e che solleveranno i pezzi dell’infrastruttura, che arriveranno sul posto con l’ausilio di grossi carrelli, e li posizioneranno sui piloni.

In quel lasso di tempo la A21 resterà chiusa nel tratto tra Manerbio e Brescia Sud. Solo 14 ore, contro le 48 previste inizialmente, grazie al lavoro dei tecnici di Autovia Padana, che sono riusciti a ridurre considerevolmente i tempi di chiusura e quindi anche i disagi.

Per chi proviene da Cremona, quindi, è prevista l’uscita obbligatoria a Manerbio, mentre per chi procede verso Cremona è prevista l’uscita obbligatoria a Brescia Sud. Domenica mattina dopo le 10, una volta ripristinata la situazione, l’autostrada potrà riaprire al pubblico. Tuttavia sul ponte non si potrà transitare subito: l’impalcato dovrà infatti essere ancorato a terra e si dovrà asfaltare il tutto. La circolazione sopra il nuovo ponte sarà riaperta a settembre, come previsto dal cronoprogramma dei lavori.

Era il 2 gennaio 2018 quando in A21 si scatenò l’inferno: a un primo incidente tra due mezzi pesanti ne seguì un secondo, ancora più tragico, che vide coinvolta un’auto e due camion. Uno di questi, un’autocisterna contenente materiale infiammabile, prese fuoco a causa dell’urto. Il bilancio fu di sei vittime, tra cui una famiglia francese. Ma vi furono conseguenze anche di tipo strutturale: il ponte sotto cui si trovava il camion incendiato rimase infatti gravemente danneggiato dalle fiamme, tanto che nell’aprile successivo fu abbattuto. Ora, finalmente, i lavori di ricostruzione hanno raggiunto un punto di svolta.

LaBos

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