Cronaca

Pendolari, 154 minuti da Cremona a Brescia, ma 'nessun incidente sfiorato'

AGGIORNAMENTO ore 19.30 – In merito al clamore suscitato dallo scampato pericolo lamentato dai pendolari della Cremona – Brescia questa mattina, Rfi precisa che “non vi è stato nessun incidente sfiorato, ma solo un disservizio che ha causato esclusivamente ritardo ai treni interessati e sicuramente disagio alle ersone coinvolte, alle quali vanno le nostre scuse. I sistemi di controllo della circolazione ferroviaria sulla linea garantiscono la totale sicurezza nella movimentazione dei convogli. Non sarebbe infatti possibile che due segnali fossero contemporaneamente verdi come erroneamente ipotizzato dalla pendolare”.

Inizia nel peggiore dei modi la settimana e il mese di luglio dei pendolari. Questa mattina, lunedì 1° luglio, infatti il treno partito da Cremona alle 7.24 ha impiegato 154 minuti ad arrivare a Brescia, quando è giunto alle 9.58. A segnalarlo è Attilia Cantarelli, coordinatrice dei pendolari della tratta Cremona-Brescia. Il motivo del grosso ritardo è stata la sosta forzata tra la stazione di Manerbio e quella di Bagnolo durata un’ora e mezza. Secondo Cantarelli, la “cabina di regia” ha dato il verde sia al treno in questione che alla Freccia della Versiglia per incrociarsi a Bagnolo, nonostante qui ci fosse un binario guasto per cui gli incroci non erano possibili. Un incidente sfiorato, dunque, evitato grazie alla tempestiva segnalazione dell’errore: “Tutto passa ma se due treni opposti si scontrano , che rimane?”, si chiede la coordinatrice che aggiunge di aver allertato anche la Polfer:  “So bene che la Polfer non può intervenire sui problemi ferroviari, ma visto che eravamo su di un treno che proseguiva sullo stesso binario di uno opposto, li ho allertati”. La soluzione è stata quella di fermare la Freccia a Bagnolo e il convoglio dei pendolari in mezzo ai campi per oltre un’ora, prima di raggiungere Bagnolo e attendere il successivo treno in partenza da Cremona alle 8.24. La lunga sosta, oltre a creare disagi a lavoratori e studenti, ha generato anche qualche malessere tra i passeggeri, ma fortunatamente niente di grave anche grazie al fatto che l’aria condizionata era rimasta in funzione.

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