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Insediato il consiglio comunale, Carletti presidente, Ceraso vice e partenza subito all'attacco

Foto Sessa

Ufficialmente insediato il nuovo consiglio comunale. La seduta è stata presieduta, oggi alle 15, come previsto dallo Statuto, dal consigliere anziano per cifra elettorale Santo Canale.
Dopo l’appello fatto dal Segretario Generale Gabriella Di Girolamo (assenti giustificati i consiglieri Federico Fasani, Luca Nolli, Marcello Ventura), sono stati elencati i consiglieri che subentrano ai cinque dimissionari in quanto nominati assessori: Fabiola Barcellari (Partito Democratico), Elisa Chittò (Partito Democratico), Francesco Ghelfi (Partito Democratico), Francesca Fulco (Partito democratico) e Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile).

Prima la convalida degli eletti, poi il giuramento del sindaco Galimberti: “Iniziamo subito a lavorare. Il giuramento consiste in poche parole di grande valore. Per me è un incarico di responsabilità molto grande rispetto al quale spero di essere all’altezza”. Quindi dopo aver giurato sul rispetto della Costituzione, si è passati all’elezione del presidente del consiglio comunale: confermate le previsioni di ieri, con Paolo Carletti eletto con 20 voti (tutta la maggioranza) e 8 per la vicepresidente Maria Vittoria Ceraso. Due sole le schede bianche.
Nel suo discorso di insediamento, Carletti ha rimarcato il valore del consiglio quale assemblea democratica e momento di confronto: “Non c’è democrazia senza minoranza. Il nostro compito è di costruire la collettività. E’ un dovere, non una scelta, ognuno con le proprie competenze”. Ha poi citato il padre costituente Umberto Terracini: la Costituzione è come patto di amicizia nel popolo italiano, che ne sia custode e realizzatore. Sarò un “presidente di tutti, senza rinunciare ad essere ‘partigiano’, nella convinzione delle proprie idee, ma con la consapevolezza che anche le idee più lontane dalle nostre hanno gli stessi diritti”. Carletti ha infine ringraziato tutto il Pd e l’assemblea.
Più politico il breve intervento di saluto di Ceraso, che ha indicato tre punti sui quali il consiglio comunale dovrà impegnarsi nei prossimi 5 anni: revisione dello Statuto del comune; del regolamento (iniziata nel precedente mandato e mai conclusa); e infine la revisione del regolamento per il referendum, di cui, in occasione della nota vicenda della strada sud, è stata riscontrata l’inapplicabilità di alcuni articoli. “La revisione del Regolamento del Referendum – ha detto Ceraso –  auspicata dal Comitato Garanti che ha rilevato sia la mancanza di aggiornamento rispetto alla normativa vigente sia l’inapplicabilità di alcuni articoli. L’allora maggioranza auspicava una revisione complessiva del Regolamento, per poter introdurre anche ad esempio lo strumento della petizione (l’ex Presidente Pasquali ci aveva informati che da mesi era ferma una petizione sottoscritta da 300 cittadini che non sapeva come trattare) ma dopo una prima convocazione dell’Ufficio di Presidenza, la questione è stata accantonata. Ritengo invece che chi crede non solo a parole nella partecipazione dei cittadini debba fornire gli strumenti adeguati per poterla esercitare”.

E’ toccato poi al sindaco Galimberti illustrare i criteri di definizione delle deleghe e degli assessori. g.b.

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Le schede per l’elezione del presidente del consiglio

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