Liuteria e Olimpiadi, Cremona non perda l'occasione: in luglio concerto nel bosco di Stradivari
Articolo di Roberto Fiorentini
Liuteria e Olimpiadi. Sarà questo il binomio su cui Cremona dovrà puntare nei prossimi anni per rinforzare ed aumentare il suo brand internazionale sul tema liutario. Sembrano mondi distanti, ma così non è. Anzi sono vicinissimi perché le Olimpiadi saranno quelle invernali e quindi la montagna e i suoi corollari ambiente, economia circolare, artigianato artistico e cultura saranno il cuore di tutto quello che farà da cornice ai Giochi del 2026. Sarebbe un vero peccato mortale farsi sfuggire questa occasione non più ripetibile. Questo e’ ancor più vero considerato che le istituzioni stanno lavorando per Cremona proprio in questa direzione.
Basti pensare l’eco a livello europeo che ha avuto la partecipazione del mitico violino di Guarneri del Gesù all’incontro politico dei sette paesi che formano la Strategia delle Alpi avvenuto in Regione Lombardia lo scorso febbraio. E quella presenza prese una denominazione che tutti a Cremona farebbero bene a ricordare: il violino voce delle Alpi. Tra poche ore la liuteria cremonese, grazie anche alla lungimiranza della Camera di Commercio e del suo presidente, sarà presente all’annuale incontro dell’Associazione Stampa Estera a Milano che vede la presenza di 500 ospiti internazionali, di oltre 100 giornalisti stranieri che rappresentano 113 testate di 25 diversi paesi. Ma non solo. Sempre nell’ambito della presidenza italiana di Eusalp 2019 coordinata da Regione Lombardia, offrirà un concerto nel bosco dei Violini in località Paneveggio a Trento il prossimo 13 luglio 2019 alle ore 15. Sarà protagonista una piccola orchestra d’archi composta da liutai e giovani di Cremona ed europei del conservatorio Claudio Monteverdi con la presenza anche dei liutai. Un’iniziativa studiata con il Museo del Violino. Come noto, il legno degli abeti rossi della Val di Fiemme custodisce l’antico segreto della fabbricazione di violini perfetti: maestri liutai, tra cui i celeberrimi Stradivari, si recavano fin qui da Cremona per acquistare i legni più pregiati e poi trasformarli in strumenti musicali di rara perfezione.
Si racconta che fosse Stradivari in persona ad aggirarsi nella foresta di Paneveggio alla ricerca degli alberi più idonei alla costruzione dei suoi violini, in particolare gli abeti di risonanza, quelli rossi plurisecolari. Il legno dell’abete rosso è, infatti, particolarmente elastico, trasmette meglio il suono e i suoi canali linfatici sono come minuscole canne d’organo che creano risonanza.
Ecco, non si deve disperdere tutto questo. Serve, da subito, creare un hub organizzativo che inserisca il mondo della Liuteria nel grande cartellone dei Giochi. Serve tanta volontà per mettere insieme forze intellettuali e risorse, superando gli inevitabili steccati. Occorre lavorare fianco a fianco con chi comunica al di fuori dei nostri confini. E’ una strada obbligata per le istituzioni e per le associazioni. Un treno da non perdere. La città, la sua economia, il suo turismo, la sua cultura ha bisogno di questo. Il marchio ‘I violini voci delle Alpi e delle Olimpiadi’ è la strada maestra.