Omicidio di via Massarotti: Gloria morta dissanguata Si poteva salvare
Sarebbe stata accoltellata due volte, la piccola Gloria: una al fegato e una ai polmoni. E sarebbe morta dissanguata perché il padre ha chiamato i soccorsi ore dopo. Se fosse stata soccorsa subito, molto probabilmente si sarebbe salvata. Queste le primissime indiscrezioni emerse dopo l’esame autoptico effettuato questa mattina sul corpo della bimba ivoriana di due anni uccisa sabato mattina dal padre, Jacob Kouao Danho, 37enne ivoriano operaio alla Magic Pack che secondo gli accordi avrebbe dovuto accudire la figlia qualche ora, prima di riportarla nella casa protetta dove la piccola viveva insieme alla madre Isabelle Audrey, 34 anni. Intanto domani mattina, Jacob, ancora in ospedale dopo essersi ferito tentando il suicidio, sarà interrogato dal giudice. Un primo interrogatorio con il pm, l’uomo l’aveva avuto nella notte tra sabato e domenica, subito dopo essere operato. In quell’occasione avrebbe detto di non essere stato lui ad uccidere la figlia, puntando il dito contro un presunto rapinatore che avrebbe seguito lui e Gloria fino dentro l’abitazione di via Massarotti al civico 4 dove si è consumata la tragedia. Secondo gli inquirenti, invece, la mano assassina sarebbe stata la sua. Una volontà, quella di uccidere, dettata dalla disperazione di non vedere più la figlia e dai rapporti ormai degenerati con la moglie che aveva scoperto che lui aveva un’altra famiglia in Costa d’Avorio e che agli agenti della polizia municipale aveva detto che era diventato violento. Le indagini portate avanti dagli inquirenti fino a questo momento sembrerebbero escludere, dalla verifica delle telecamere del percorso effettuato dall’uomo per andare a prendere la figlia e portarla nella sua abitazione, la presenza di terze persone.
Sara Pizzorni