Morte di Gloria, nuovi rilievi dei carabinieri Martedì l'autopsia
Sono tornati nella mattinata di domenica i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria e della scientifica per un secondo sopralluogo nell’appartamento dove ieri mattina Jacob Kouao Danho, 37 anni, ivoriano, ha accoltellato a morte la piccola Gloria, sua figlia, che viveva con la madre, Isabelle Audrey, 34 anni, in una casa protetta. I nuovi rilievi dovranno consentire di appurare le circostanze di quanto accaduto, ancora da chiarire nei dettagli. I carabinieri stanno cercando di ricostruire, anche attraverso le telecamere, il percorso di Jacob, separato dalla moglie dall’inizio dell’anno, che sabato mattina era andato per la prima volta dopo mesi a prendere Gloria per portarla nella sua nuova abitazione di via Massarotti affittata da inizio giugno. Una volta a casa, Jacob, nella camera da letto, l’ha accoltellata più volte tra il torace e l’addome con un coltello da cucina e poi si è piantato il pugnale nell’addome. Lui stesso, solo verso le 18 del pomeriggio, ha avvertito il 118 dicendo che si sentiva male. Nella notte l’uomo è stato operato e poi per quasi quattro ore ha risposto alle domande del pm, rilasciando una versione dei fatti che dovrà essere appurata. Il 37enne, che non è più in pericolo di vita, è assistito dall’avvocato Alessia Vismarra. Domani pomeriggio verrà conferito l’incarico al medico legale per l’autopsia sul corpo della piccola Gloria che verrà eseguita nella giornata di martedì.
I rapporti tra moglie e marito, che prima vivevano in un appartamento di via Brescia, si erano logorati al punto che a febbraio la donna si era dovuta rivolgere alla polizia locale perchè maltrattata. Un solo episodio, che però l’aveva fatta finire in ospedale con una prognosi di 25 giorni, tanto che era scattato un provvedimento d’ufficio per il reato di lesioni aggravate. Alla polizia locale e ai servizi sociali, la donna ha riferito che il marito era molto cambiato e che era diventato violento. Aveva anche scoperto che lui aveva un’altra famiglia in Costa d’Avorio alla quale inviava del denaro. Jacob, però, non avrebbe avuto alcuna restrizione nel vedere la piccola Gloria. Fatto sta, però, che sabato era la prima volta che la bambina stava sola con lui. La causa del delitto, secondo le prime ipotesi dei carabinieri, sarebbe legata alla separazione dei due coniugi e all’impossibilità, per Danho, di poter stare vicino alla figlia.
LA TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA DELL’ASILO SACCHI – La piccola frequentava l’asilo nido Sacchi, in una sezione mista, che comprende bimbi da circa 1 anno fino ai 3: “Una bambina meravigliosa – ricorda commossa una mamma – che ti veniva incontro con quei grandi occhi, un po’ allungati, per mostrarti magari il nuovo vestitino o la maglietta. Davvero una tragedia indescrivibile, impensabile per qualunque genitore, che ci lascia sgomenti. Per ora non abbiamo ancora contattato le maestre, oggi stiamo comunicando tra noi genitori anche per capire se e come sarà il caso di affrontare l’argomento, da domani, con bambini tanto piccoli”.
IL SINDACO GALIMBERTI – “Una tragedia. Come cittadino, come padre, come Sindaco sono sconvolto dalla morte atroce di Gloria. Cremona é sconvolta. Ci stringiamo intorno alla madre, alla famiglia e a tutti quanti hanno conosciuto la piccola. Ieri i nostri vigili e gli operatori dei servizi sociali si sono subito messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Stamattina mi sono riunito con Assessori e tecnici del sociale per individuare tutto ciò che possiamo fare per accompagnare la mamma, gli operatori e i servizi educativi coinvolti in questo difficile momento”.
G.Biagi – S.Pizzorni