Cronaca

Sciopero Soresina, Sinistra per Cremona: 'Condanna violenza' M5S: 'Territorio abbandonato'

Cominciano ad arrivare le prime reazioni allo sciopero di Soresina. “Da 20 giorni – dicono da Sinistra per Cremona Energia Civile – i lavoratori sono in sciopero contro i licenziamenti eseguiti dopo che l’azienda aveva sottoscritto un accordo presso la Prefettura di Cremona con si era impegnata a mantenere i 170 posti di lavoro, salvo poi rimangiarsi la parola data e scritta”. Sinistra per Cremona ricostruisce quindi quanto avvenuto: “I lavoratori assieme alle loro famiglie si sono dati appuntamento davanti alla sede della società a Soresina per protestare contro il tradimento dell’accordo che ha gettato 170 famiglie sul lastrico. I manifestanti pacifici, che a mani alzate difendevano il loro posto di lavoro protestando, sono stati caricati dalle forze dell’ordine nonostante la presenza dei figli anche minorenni dei lavoratori in sciopero”.

“La questione occupazionale – prosegue la sigla politica – non può e non deve uscire dall’agenda politica di qualsiasi amministrazione locale, perché il lavoro rappresenta innanzi tutto il principale strumento per il benessere e la realizzazione di ogni cittadino. Il ruolo delle amministrazioni locali deve essere quindi anche quello di rappresentare nelle competenti sedi, assieme alle organizzazioni di categoria, le istanze dei propri cittadini-lavoratori e contrastare con ogni mezzo a disposizione le politiche aziendali che di fatto impoveriscono il tessuto sociale e produttivo dei territori”. Sinistra per Cremona Energia Civile, infine, “condanna fermamente l’uso della violenza repressiva contro ogni manifestazione di protesta pacifica e legittima e si schiera a fianco dei lavoratori in sciopero”.

Anche il Movimento 5 Stelle, attraverso una nota diffusa dal consigliere regionale Marco Degli Angeli e dell’ex consigliere comunale e attivista soresinese Christian Di Feo, dice la sua sulla vicenda, puntando il dito contro le amministrazioni che hanno governato Soresina: “L’altissima tensione di oggi nella zona industriale di Soresina è l’apice di quanto di più drammatico sta accadendo a questo territorio: l’abbandono totale. Il polo logistico è solo l’ultimo di tanti addii che hanno salutato la città, e non è la prima grande realtà che mette in crisi il territorio. Se aggiungiamo l’imminente chiusura, dopo 37 anni, dell’istituto Ponzini e con esso l’ultimo presidio di crescita e formazione della città (dopo già la triste chiusura dell’APC), a Soresina potrà regnare solo il nulla”.

“In città – spiegano i pentastellati – ora si è creato un clima di frustrante incertezza oltre che di tensione. Ennesima dimostrazione che il progetto di rilancio economico di Soresina sostenuto dal Comune è verso il fallimento.
In più di 20 anni centrodestra e centrosinistra si sono palleggiati il futuro della città senza dare prospettive a lungo termine, guardando spesso a logiche di partito e meno all’interesse della collettività”.

Degli Angeli e Di Feo ripercorrono i passaggi salienti degli ultimi anni: “Una ventina d’anni fa sono state prese decisioni strategiche, da parte del centrosinistra soresinese, d’accordo con l’amministrazione provinciale, per costruire il sovrappasso della linea ferroviaria Cremona Treviglio, il raccordo con la Paullese, la nuova area industriale sovracomunale di Cappella Cantone, oggi deserta, e infine la nuova area industriale di Soresina, dove si è insediato il magazzino di logistica. Era prevista anche una nuova superstrada, che doveva collegare il Bresciano e la Paullese, rendendo quindi competitiva l’area industriale soresinese. Nulla è stato fatto di tutto ciò, e il risultato è sotto gli occhi di tutti”. “In vent’anni – chiosano – siamo passati dal rilancio all’affossamento. Un fallimento totale delle politiche territoriali, che evidenziano una incapacità politica di fare squadra e che in modo colpevole e silente ha accettato e avvallato l’indebolimento delle strategie locali, tagliando gli investimenti e la manutenzione nelle infrastrutture utili”.

“Oggi – continuano gli esponenti 5 Stelle – le soluzioni della politica locale messe sui tavoli di confronto, non hanno portato a nulla. Forse per mancanza di determinazione o volontà. Negli anni, eletti del territorio a livello regionale ed europeo che ben conoscono la situazione, non hanno portato ad alcun contributo come ad esempio poteva essere la trasformazione del Ponzini in una nuova realtà, in un processo di coinvolgimento tra Comune e realtà economiche, dando formazione specializzata e qualificata alle attività locali. Piuttosto che la costruzione e lo sviluppo di quelle infrastrutture necessarie all’area industriale che probabilmente non avrebbero portato alla chiusura delle attività. C’era molto da fare e non è stato fatto. Le possibilità c’erano e ci sono ancora. Basta volerlo”.

Degli Angeli e Di Feo concludono: “E’ ora di rimboccarsi le maniche e dare un nuovo futuro all’istruzione di Soresina, di dare nuova vita a quel polo logistico, di dare certezze al mondo produttivo, alla città e al territorio. Perchè la politica può e deve fare la sua parte. In quegli anni di decisioni e false promesse, come gruppo politico noi non eravamo ancora nati, e questa non è una giustificazione. Ora faremo anche noi la nostra partita per rilanciare il territorio soresinese, e lo faremo con tutti coloro che vogliono bene e credono in questo territorio, non solo in campagna elettorale. Noi ci siamo”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...