Cronaca

Un compratore per i tralicci della telefonia di Aem: 1,3 milioni la base di partenza

C’è un acquirente per le 27 torri per le telecomunicazioni messe in vendita da Aem Spa. 1,3 milioni il valore quantificato nell’avviso per manifestazione di interesse, pubblicato il 21 maggio scorso dalla municipalizzata del Comune di Cremona dopo aver ricevuto la prima offerta, da parte di un’azienda del settore telecomunicazioni. A questa hanno fatto seguito altre manifestazioni di interesse, tra le quali l’azienda dovrà scegliere quella economicamente più interessante. L’operazione di vendita delle torri, collocate in tutto il territorio provinciale, era partita due anni fa, ai tempi del risanamento dal debito che aveva portato anche ad alcune dismissioni di asset. All’epoca la base d’asta era stata pari a 1,5 milioni di euro; in quello stesso periodo anche la sede storica di viale Trento e Trieste era stata messa tra i beni alienabili. Al bando di vendita però non si era presentato nessuno. A maggio di quest’anno è arrivata invece la prima offerta che ha fatto riaprire la procedura. Le torri sono l’infrastruttura portante della telefonia ed erano state realizzate ai tempi dell’avventura nelle telecomunicazioni di Aem, con la nascita di AemCom. Cremona è stata una delle prima città d’Italia ad essere cablata con la fibra ottica. Poi, la trasformazione in  LineaCom (gruppo Lgh) e il declino dovuto alla forte concorrenza degli operatori specializzati, proprio quelli che oggi pagano gli affitti per l’utilizzo delle torri. LineaCom è a sua volta stata inglobata in A2A Smart City in seguito all’accordo di partnership Lgh- A2A.

Le torri – pali in cemento o tralicci con le antenne installate alla sommità – sono concentrate nel capoluogo, dove se ne trovano 9, ad esempio al centro servizi di via Postumia o alla sede di via Persico, e poi in atri comuni della provincia. g.biagi

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