Cronaca

Caso Faliva: La procura chiede l'archiviazione. E la sorella di Angelo si affida a Salvini

La procura di Cremona, nella persona del sostituto procuratore Francesco Messina, che ha ereditato il fascicolo dal suoi predecessori, ha chiesto l’archiviazione del caso di Angelo Faliva, 31 anni, il giovane cuoco cremonese sparito nel nulla quasi dieci anni fa dalla nave da crociera Coral Princess in viaggio da Aruba a Cartagena, in Colombia. Troppi i misteri che gli inquirenti non sono riusciti a risolvere. Troppe le domande che non hanno potuto avere un perchè. Sulla Coral Princess, Angelo lavorava come cuoco. La sera del 25 novembre del 2009 era di turno al ristorante della nave. Alle 20,15 Faliva lascia il suo posto di lavoro e nessuno ha più sue notizie, nemmeno il compagno di cabina che non lo vede rientrare a dormire. Il litigio che Angelo avrebbe avuto con un dipendente filippino della nave è stato considerato un fatto di poco conto, una faccenda già risolta. Solo un testimone, un altro dipendente della nave, un macellaio, dice di averlo visto il mattino dopo alle 6 ancora con indosso l’uniforme da cuoco e lo descrive come tranquillo e sorridente.  Poi più nulla. L’imbarcazione era a ormai poco dall’arrivo a Cartagena. I misteri sono tanti, così come evidenziato dalle indagini effettuate dalla polizia delle Bermuda: alla nave mancava un salvagente al quale era stata smontata la luce di sicurezza, trovata sull’imbarcazione. E’ stata poi evidenziata una zona della nave vicina alla linea di galleggiamento da cui ci si poteva anche tuffare in mare senza particolari pericoli. Dunque non è neppure esclusa l’ipotesi che Angelo si sia tuffato, nonostante fosse imminente l’arrivo al porto di Cartagena. Poco è stato trovato sul computer di Faliva, tranne uno strano messaggio con un uomo di Cartagena con cui Angelo parlava di scarpe che doveva andare a ritirare. Sul caso c’è stata anche una rogatoria internazionale, ma poco è servito, in quanrto, cosa fondamentale, il corpo non è mai stato trovato. Cosa è successo ad Angelo Faliva? Molte le ipotesi, nessuna certezza. Il caso, qualora emergessero nuovi elementi, potrebbe sempre essere riaperto. Per ora non si è riusciti a risolvere i tanti misteri. E la procura ha chiesto l’archiviazione. Ma Chiara, la sorella di Angelo, non ci sta. Lei che si è sempre battuta per cercare la verità, questa sera, in occasione della presenza in città del ministro Salvini, ha annunciato la sua intenzione di consegnargli una relazione sul caso indirizzata, per conoscenza, anche al ministero degli Esteri.

Sara Pizzorni

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