Caporalato nelle campagne del nord Italia: sfruttati anche 27 lavoratori di Cremona
Ci sono anche 27 lavoratori provenienti da Cremona tra i braccianti stranieri sfruttati in nord Italia. Tre le denunce effettuate dalla guardia di finanza di Riva del Garda e dall’Inps di Brescia che hanno sgominato una presunta rete di sfruttamento della manodopera agricola straniera. L’indagine era stata avviata nel settembre 2017, dopo che la polizia comunale Alto Garda e Ledro aveva trovato su due furgoni 25 indiani e africani malvestiti e denutriti, in condizioni precarie, provenienti da campagne della zona e reclutati in provincia di Brescia. Successivamente sono stati individuati altri 200 lavoratori irregolari nelle campagne trentine, lombarde, emiliane e piemontesi. Tra questi, 60 lavoratori a Brescia, 30 a Torino e 27 a Cremona, tutti stranieri, in prevalenza africani, bengalesi e pakistani. I lavoratori hanno dichiarato di aver percepito dai cinque ai venti euro all’ora per l’intera giornata. I contributi evasi ammontano ad oltre 600.000 euro; le multe elevate raggiungono i 200.000 euro. L’operazione, denominata Oro verde, ha quindi portato alla denuncia del datore di lavoro, un indiano residente nel Bresciano titolare di una ditta che effettua servizi di volantinaggio e di supporto alle imprese, del proprio consulente del lavoro, di Brescia, e dell’utilizzatore della manodopera, un trentino proprietario dei terreni agricoli vicini a Riva del Garda.