Conferme a Castelleone e Soresina. E a Fiesco non premia l'effetto No 'Fusione'
Una vittoria netta quella di Pietro Fiori, riconfermato sindaco di Castelleone con il 65,54% dei voti. “Avevo fiducia – ammette Fiori -, anche se sinceramente dopo la vittoria netta della Lega alle Europee eravamo un po’ preoccupati, invece poi è arrivato questo successo straordinario: non me l’aspettavo con queste proporzioni, quasi due castelleonesi su tre hanno dato fiducia a me e alla mia squadra, per cui li ringrazio”. Il sindaco, però, non vuole perdere tempo: “Non dobbiamo rimboccarci le maniche, perché sono ancora rimboccate per fare di Castelleone il posto migliore dove vivere: credo che siamo stati premiati per cò che abbiamo fatto e per come abbiamo trasformato il paese, anche se ora ci attendono altre grandi sfide, come la ristrutturazione del Cinema Teatro Leone”. “Ripartiamo – conclude Fiori – con entusiasmo, passione, determinazione e concretezza”.
Fiori era anche stato uno dei più attivi sostenitori della fusione con Fiesco, fallita nell’estate 2018 dopo un referendum, insieme a Giuseppe Piacentini, sindaco di Fiesco. Piacentini che ha sfidato alle urne proprio una Lista nata dall’esperienza del Comitato del ‘No’ alla fusione. I risultati (51,75% a 48,25%), però, hanno confermato di nuovo il sindaco uscente, arrivato al quinto mandato: “E’ stata un’elezione arrivata trovando qualche voto all’ultimo momento: siamo ovviamente contenti per questo risultato, buona parte dei cittadini ha posto di nuovo fiducia in me”. “E’ giusto – prosegue Piacentini – avere attenzione alla cittadinanza, magari qualcuno si è anche ricreduto sulla fusione, ma comunque era giusto prendere atto della volontà dei cittadini”. La campagna elettorale, però, è stata corretta: “Non è stata polemica o agguerrita, ognuno ha presentato i propri programmi e le proprie idee, ma non ci sono stati momenti come durante la campagna referendaria dove si era giocato un po’ con le fake news e che per certi versi non era stata condotta in maniera corretta”. “Cercheremo – conclude il sindaco di Fiesco – di metterci al lavoro, vedremo se ci sarà collaborazione: speriamo di avere un confronto costruttivo al di là delle proprie posizioni. Le priorità sono quelle di portare a termine alcune opere, come l’abbattimento delle barriere architettoniche al municipio, poi ci sarà da vedere viabilità, decoro urbano, sicurezza..ma in ogni caso ciò che faremo, lo faremo con le nostre risorse, senza accendere ulteriori mutui”.
Anche a Soresina conferma per il sindaco Diego Vairani che ha ottenuto il 45,08% dei voti, mentre Tino Pala, sostenuto dal centrodestra, si è fermato al 30,23% (22,18% per Annalisa Tirloni e 2,51% per Enrico Ricci di Forza Nuova). Una riconferma che, come spiega il sindacco, era tutt’altro che scontata: “E’ un risultato inatteso, non siamo mai stati certi della riconferma, perché è sempre difficile a maggior ragione dopo aver visto il 46,6% della Lega qui a Soresina alle Europee”. Un voto, però, che Vairani non ritiene essere particolarmente politico: “La gente ha fatto un voto disgiunto, riconoscendo alle persone, e non ai simboli, un valore e ne sono felice. Questo 45% arriva dal lavoro di questi 5 anni, rende merito all’ottimo lavoro svolto e ora ricominciamo con una squadra rinnovata e ringiovanita”. Il primo cittadino entra un po’ nel dettaglio: “Abbiamo le idee chiare sulla prossima squadra e sul lavoro da fare che è tanto: c’è solo l’imbarazzo della scelta su dove iniziare. Di sicuro avevamo già delle opere programmate, a partire da asfaltature e segnalatica, per arrivare ai lavori al cimitero, mentre sicuramente interverremo anche sulla piscina per rimuovere l’amianto e riqualificheremo il centro”. “La campagna elettorale – conclude infine Vairani – è stata lunga, essendo iniziata a novembre: da parte nostra è stata più che corrtta, ma non per tutti è stato così. Noi abbiamo parlato con i candidati e col programma, mentre, soprattutto sui social si è degenerato un po’”.