Lettere

Welfare, individuare le zone
con maggior densità di
persone fragili per prevenire

da Lucilla Equini, candidata Amministrative 2019 per Fratelli d’Italia

Uno dei migliori aspetti della società contemporanea è che siamo riusciti ad aggiungere molti anni alla vita. Ora dobbiamo aggiungere vita agli anni guadagnati, comprimendo quanto più possibile verso le età estreme, il tempo passato in condizione di disabilità. Diviene quindi prioritario porre attenzione a tutti quegli interventi che possono contribuire ad aumentare l’aspettativa di vita sana, con ricadute positive sulla qualità della vita degli anziani e di chi li circonda. Ho letto nel merito l’articolo attinente il ‘Piano per sostenere gli anziani a casa’ presentato dal sindaco uscente Galimberti. Condividibilissimo! Mi permetto però di evidenziare un aspetto molto importante e carente nell’operato fino ad oggi intrapreso da questa Amministrazione: la mancanza di interventi e strategie di prevenzione atte ad intercettare pro-attivamente gli anziani fragili ed ad attivare interventi di prevenzione della non autosufficienza.

Ecco perché i primi punti del programma della coalizione del centro destra sezione ‘Welfare e libertà’ insistono proprio su questo tema: sulla necessità di individuare in città, le zone a maggiore densità di popolazione anziana/fragile ove intercettare preventivamente e precocemente il disagio, per anticipare le situazioni di solitudine, di isolamento sociale, di grave fragilità economica e sociale, oggi sempre più ricorrenti e di difficile soluzione, poiché ormai divenuti casi complessi in urgenza sociale e sanitaria.

Pertanto, diviene assolutamente indispensabile riuscire ad intercettare anche quei cittadini che, per condizioni socio economiche culturali, vergogna, o non conoscenza accedono con maggiore difficoltà ai sevizi, attraverso la collaborazione del mondo volontariato e della società civile ove attraverso lo sviluppo della cultura dell’ascolto, cittadini (parrucchiere, commercianti, sacerdoti, amministratori di condominio, amministratori di sostegno, possano divenire ‘sentinelle’ d’aggancio di situazioni di fragilità sociale e sanitaria inespresse.

Ed ancora il nostro programma sottolinea la determinazione della nuova amministrazione del centro destra ad essere garante di piena collaborazione nella attuazione delle progettualità che l’ASST di Cremona (Ospedale) intende perseguire a tutela della persona fragile al domicilio quali l’implementa zione di nuovi punti di prossimità territoriali (come ad esempio quello sperimentato presente il Civico 81 di via Bonomelli) anche in zone meno centrali della città, per facilitare al cittadino l’accesso ai servizi integrati assistenziali e socio sanitari; la stesura di protocolli operativi atti ad ottimizzare i percorsi ospedale/territorio indispensabili ad assicurare le dimissioni protette dalle strutture ospedaliere e di ricovero nonché la continuità di cura ospedale/territorio per l’assistenza e protezione al domicilio di malati cronici, anziani e fragilità in genere.

L’incremento di azioni di rete (con volontariato e associazionismo) a sostegno dall’assistenza domiciliare con l’erogazione di pasti, servizio di lavanderia, pedicure a domicilio, trasporti protetti, attività di socializzazione e intrattenimento, di informazione e formazioni specifiche quali ad es l’attivazione di corsi di alfabetizzazione informatica che consentano agli anziani l’accesso ai servizi comunali online, di prevenzione di progetti volti al contrasto le truffe ai danni di persone anziane e fragili, la sperimentare l’utilizzo del ‘tutor condominiale’ anche in zone mappate quali ad alta concentrazione di persone anziane e fragili.

Lucilla Equini

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