Piscina, dal 1º luglio addio a Sport Management: le controdeduzioni del Comune
Dal primo luglio l’amministrazione comunale vuole chiudere definitivamente con Sport Management. E’ questo quello che si legge nelle controdeduzioni stilate dal Comune in riposta alla concessionaria delle piscine comunali. La data non è stata scelta casualmente: si vuole evitare un disservizio all’utenza e consentire a chi è iscritto ai corsi di nuoto di terminarli come previsto. Le controdeduzioni che aveva presentato Sport Management sono state smontate pezzo per pezzo dal Comune di Cremona.
A partire dal progetto esecutivo dei lavori, che l’azienda avrebbe dovuto presentare entro 60 giorni dalla firma del contratto, e che invece non è mai arrivato agli uffici del Comune. O le numerosissime segnalazioni presentate dall’utenza, come arrossamenti agli occhi, fatica a respirare, forte odore di cloro sulla pelle e irritazioni varie, nonché aria irrespirabile; o ancora, le temperature variabili negli spogliatoi. Situazioni per cui il Comune dopo aver informato le autorità sanitarie in merito alla situazione, ha presentato all’azienda le contestazioni di addebito, tra l’altro mai impugnate da Sport Management.
Altra situazione problematica riguarda le condizioni igienico sanitarie cioè la pulizia inadeguata delle vasche, dove si trovavano capelli e sabbia. Per non parlare dell’impianto anni 70, la vecchia piscina chiusa al pubblico, dove persisteva una situazione di acqua stagnante mai tolta, che avrebbe potuto potrebbe rappresentare una fonte di pericolo per la salute, secondo il Comune, in quanto vivaio per le zanzare e perché avrebbe potuto portare topi, che poi avrebbero potuto trasferirsi nelle zone adiacenti frequentate dai cremonesi.
Nessun accanimento contro Sport Management – conferma il Comune nelle sue controdeduzioni -, ma solo la raccolta di tutta una serie di gravi lamentele da parte dell’utenza.
Non da ultima la nota finale riguardante le tariffe: quei 5 euro di badge più i 23 euro di iscrizione, contestati dall’utenza. Cifre che hanno portato ad un aumento complessivo nel costo degli ingressi, nonostante il comune avesse espresso più volte parere negativo. Intanto è ormai pubblica, sull’albo pretorio del Comune di Cremona, la determina con cui viene revocata “per grave inadempimento contrattuale” la convenzione con Sport Management.
Silvia Galli