Dal 2014 installate 28 telecamere: 'Cremona si può' fa il bilancio sulla sicurezza
“In questi anni l’amministrazione Galimberti ha lavorato molto con la Polizia Locale e tutte le altre forze dell’ordine per presidiare il territorio e prevenire atti di illegalità. Sono stati assunti nuovi vigili: attualmente sono dieci i vigili di quartiere attivi in diverse zone della città per il presidio del territorio, a stretto contatto con i cittadini. Otto i punti di ascolto attivati, in sinergia con i comitati, nei vari quartieri”. Il progetto “Cremona, si può” che sostiene la coalizione di Gianluca Galimberti rilancia i punti del programma dedicati alla sicurezza, tema ritenuto fondamentale per la vivibilità della città.
“Si intende incrementare – aggiungono gli attivisti – il numero delle ore di presenza dei vigili nei diversi quartieri, con attenzione particolare ai parchi, alle aree verdi, ai centri di aggregazione e sempre in relazione con le diverse realtà che operano sul territorio (comitati di quartiere, parrocchie, associazioni…). Sono state aumentate le telecamere: dal 2014 sono state posizionate 28 nuove telecamere in città, nei quartieri Cascinetto, Maristella, S. Felice e via Giordano, nella nuova piazzetta di via Goito e presso i contesti di edilizia pubblica grazie all’accordo con l’Aler. Sono quindi 75 le telecamere gestite dalla Polizia Locale in sinergia con le altre forze dell’ordine. Inoltre è stata attivata la lettura targhe e di contesto in tre ingressi della città collegate al ministero dell’Interno.
“Per il prossimo mandato, si vuole incrementare questo sistema di maggior presidio e prevenzione, con altre telecamere da posizionare in zone attualmente non coperte. E’ stato, inoltre, attivato il controllo di vicinato su whatsapp: dal 2016 quartieri collegati direttamente su whatsapp con la Polizia Locale. Ad oggi sono 12 i gruppi attivi con oltre 1300 iscritti che possono fare e condividere segnalazioni e ricevere informazioni tempestive dalla Centrale operativa dei vigili su mobilità ed interventi. Uno strumento immediato e semplice che consente di essere vicini ai cittadini per una maggiore sicurezza. Sono stati anche organizzati incontri anti-truffa con gli anziani e percorsi di educazione stradale con le scuole. Sono, infine, state organizzate numerose occasioni per riabitare insieme gli spazi non vissuti soprattutto nelle periferie, ad esempio i percorsi di cittadinanza attiva nei quartieri Po e Cambonino e le serate di ballo nei quartieri, perché la sicurezza è anche coesione sociale”.