Lettere

Gronda nord, tra i
'galimbertiani' c'è anche
chi non la sostiene

da Federico Fasani, Alessio Zanardi e Giorgio Everet candidati FI

Dopo cinque anni di totale immobilismo e avversione alle infrastrutture, il centrosinistra si ripresenta ai cremonesi senza uno straccio di proposta per il futuro della città. E sulle poche idee regna sovrana la confusione. Che ci costringe a rilevare come il candidato sindaco Galimberti non sia d’accordo né con se stesso né con i candidati delle liste civiche che lo sostengono. E’ il caso della Gronda nord: la strada è appena entrata nel programma del primo cittadino uscente, e subito diventa oggetto di due clamorose contraddizioni.

Primo: non si capisce dove stia, in linea di principio, la differenza tra Strada sud, avversata dal centrosinistra, e Gronda nord, riesumata invece tra le proposte attuabili. Quest’ultima, la Gronda nord, è quattro volte più lunga della prima; andrebbe realizzata totalmente ex novo mentre la Strada sud connetterebbe parti di strade già esistenti con minore consumo di suolo; la gronda nord attraverserebbe le campagne e sorgerebbe completamente su area agricola mentre la Strada sud lo farebbe solo in parte (circa il 50%); la Gronda nord sarebbe per il 80% sul territorio comunale di Cremona (come emerge da tutti i documenti di programmazione approvati dall’amministrazione uscente) tagliando il Parco del Po e del Morbasco proprio sopra Cavatigozzi inserendosi nel famoso Plis che da sempre Galimberti e il centrosinistra considerano intoccabile; in ultimo non esiste nessuna copertura economica dell’opera quando uno dei principali motivi della stigmatizzazione della strada sud da parte di dell’amministrazione uscente era proprio “l’assenza di finanziamenti”. La seconda contraddizione  è clamorosa quanto la prima.

All’interno della stessa coalizione vi sono infatti candidati che, quest’opera, o non la vogliono proprio o non la conoscono affatto: esponenti delle liste di spicco che sostengono Galimberti hanno dichiarato sui social network di essere contrari alla realizzazione della strada, che è invece inserita nel programma elettorale del sindaco uscente mentre qualcuno non conosce nemmeno il progetto e dichiara che solo per un chilometro l’opera interessa il comune di Cremona. Delle due l’una: o non hanno chiaro che cosa intenderebbe fare il loro candidato sindaco oppure sono stati informati male. In ogni caso, un cosa è certa: la coalizione del primo cittadino non è d’accordo neppure con sé stessa e si presenta ancora più confusa, frantumata ed eterogenea dell’amministrazione uscente. Un pessimo biglietto da visita, che non gioca certo a favore della credibilità del centrosinistra.

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