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Galimberti: 'Aree commerciali decise nel Pgt del centrodestra'. Malvezzi: 'Voi incapaci di governarle'

Foto Sessa

Un confronto a tre fra i candidati sindaci delle forze politiche che hanno ottenuto le maggiori preferenze alle Politiche dello scorso anno. Carlo Malvezzi per Forza Italia – Lega – FdI e civici di centrodestra, Gianluca Galimberti per il Pd e il centrosinistra e Luca Nolli per M5S. Il dibattito andato in scena alla trasmissione di Cremona 1 La Piazza ha rivelato nuovi aspetti dei programmi e si è surriscaldato quando i candidati sono stati posti di fronte al tema del consumo di suolo e alla richiesta del gruppo Maschio Fienagione di trasformare l’area occupata in fregio alla tangenziale da produttiva a commerciale.

“Avete realizzato – ha detto Malvezzi rivolto a Galimberti – tutte le possibili medie superfici commerciali previste dal Pgt, ignorando invece per troppo tempo la richiesta di incontro con il gruppo Maschio. Un Pgt per definizione è un atto programmatorio,  è il sindaco che deve governare i processi, cosa che non è avvenuta”. “Quel Pgt l’avete fatto voi”, ha ribattuto Galimberti. “Siamo partiti dagli strumenti che abbiamo trovato al nostro insediamento e con le varianti puntuali abbiamo fatto scelte importanti, che hanno portato a un risparmio nel consumo di suolo di 70mila mq e alla riduzione della superficie massima delle medie strutture da 2500 a 1500 mq”. “Con Maschio Gaspardo vi siete comportati diversamente rispetto ad altre situazioni, avete tralasciato per troppo tempo la questione e avete ignorato la richiesta di modifica del Pgt”, ha insistito Malvezzi. “Su quell’area si poteva aprire un ragionamento più ampio, anche nell’ottica di regolare il traffico in quella zona, che è diventato davvero caotico”. Malvezzi lancia l’idea di chiedere all’Ipercoop di farsi carico dell’apertura del sottopasso sotto il rondò della Paullese, la cui struttura esiste fin dai tempi dell’insediamento commerciale, in virtù dell’alto numero di passaggi veicolari di quella zona, superiori a quelli registrati nel resto della città. “Malvezzi ci ha appena detto che sull’area Maschio aprirebbe una grande distribuzione”, ha detto Galimberti, interpretando il pensiero dell’avversario. “Noi abbiamo aperto a questa possibilità a fronte di precise garanzie occupazionali sui 150 dipendenti, poi ridottisi a 100, garanzie che inizialmente non c’erano”, ha aggiunto. Una provocazione che non è piaciuta al candidato del centrodestra: “Parla di cultura, non di urbanistica”, la risposta di Malvezzi. Galimberti ha poi ricordato che fu proprio l’amministrazione di cui Malvezzi era vicesindaco ad aumentare le superfici commerciali attorno alla galleria del Cremona Po, quelle che stanno prendendo forma in questi mesi.

Per i 5 Stelle il consumo di suolo è tutt’ora evidente: dalle edificazioni partite all’inizio di via Flaminia, in un ambito di trasformazione di terreni prima ad uso agricolo ed ora residenziale – servizi, alla gronda nord.

Altri temi trattati sono stati quelli dello sviluppo economico, che per tutti i candidati passa anche attraverso il turismo: i numeri parlano di un aumento delle presenze “ma senza che l’indotto ne abbia risentito positivamente”, afferma Nolli, e “serve una migliore caratterizzazione della città” ribadisce Malvezzi. Il problema occupazionale, partendo dai dati recentemente diffusi dal Masterplan dell’Associazione Industriali va risolto secondo Malvezzi ampliando le prospettive di impiego giovanile anche attraverso una rivalutazione dei mestieri tradizionali, una ‘scuola dei mestieri’ e propone l’istituzione di una fondazione partecipata da aziende già avviate, che agevoli l’avvio di start up in grado poi di sostenersi da sole. Nolli ha parlato della naturale vocazione al terziario avanzato di Cremona, città antesignana della fibra ottica, per attività che non implicano aumento di traffico sulle strade ma necessitano di ‘poche strutture e buoni cervelli”, citando esplicitamente le aziende del Polo tecnologico. Mentre Galimberti, pur riconoscendo che molto resta da fare, ha annunciato che proprio per il lavoro svolto sul fronte dell’orientamento scolastico e lavorativo e sull’alternanza scuola lavoro, mercoledì prossimo il Comune  di Cremona riceverà un premio a Roma. Senza dimenticare l’impulso, tra nuovi corsi di laurea e campus, dato alle tre università presenti. Si è parlato anche di Po, navigazione fluviale, quartieri periferici, strade e autostrade. Sulla necessità della Cremona Mantova autostradale concordano sia Galimberti che Malvezzi, mentre Nolli la respinge decisamente: “400 milioni regionali su quell’infrastruttura significherebbero zero risorse per tutte le altre opere viabilistiche, soprattutto manutenzioni, di cui la provincia ha bisogno. Con il rischio poi che nessuno la usi, perchè troppo caro il pedaggio”. Mentre sul raddoppio ferroviario della Cremona – Mantova, toni entusiastici da parte di Nolli e molto meno degli altri due: “Stiamo aspettando di vedere i progetti perlomeno del tratto già finanziato Piadena Mantova e speriamo di vedere anche quello tra Cremona e Codogno, mentre ci preoccupa molto lo slittamento di un anno dei 340milioni stanziati dal governo Gentiloni”, ha detto Galimberti. Sul tema, Malvezzi ha poi aggiunto la necessità di un ampliamento della Paullese tra Cremona e Crema, dando al capoluogo la centralità che ha perso. g.b.

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