Discussi al Tar i 3 ricorsi Saba. Zamboni su S.Tecla: 'Chiuderemo entro elezioni'
Si concluderà entro il 26 maggio, data del rinnovo dell’amministrazione comunale, l’accordo tra Aem e l’imprenditore Federico Zamboni per l’utilizzo del parcheggio di santa Tecla, passato in mano privata dopo che l’Ats lo aveva messo all’asta per circa 200mila euro. Una cifra che Aem non avrebbe potuto spendere in quanto era ancora in corso il risanamento finanziario e che quindi ha aperto la strada al privato (attualmente candidato nella lista di centrodestra Viva Cremona). Il presidente Aem Massimo Siboni ha avuto in questi mesi vari incontri con Zamboni, imprenditore farmaceutico e a sua volta ex presidente di Aem Gestioni e l’accordo sul canone di locazione che la municipalizzata dovrà pagare per l’utilizzo del parcheggio è stato raggiunto. Sarà però il Comune, con la prossima amministrazione, a decidere quali saranno le tariffe da applicare per il pubblico.
Dal canto suo il presidente Siboni ha sempre detto che la gestione dei parcheggi non può essere in perdita per l’azienda ma rientrare in un piano di sostenibilità economica e in questa ottica si inquadra anche la questione Saba. Ieri a Brescia si è svolta la prima udienza per la discussione dei tre ricorsi presentati dal gestore dell’autosilo Marconi contro il Comune di Cremona. I primi due atti di citazione riguardano l’impugnazione degli atti del Comune (delibere di giunta e determine dirigenziali) con cui veniva dichiarata la volontà di recedere; il terzo era inerente la questione del riequilibrio economico finanziario richiesto da Saba per i mancati introiti nella gestione dell’autosilo Marconi. A rappresentare l’ente locale l’avvocato Enrico Cistriani, mentre Saba era rappresentata dal collega Pietro Cavasola di Roma. Sono stati discussi tutti e tre i ricorsi e su tutti verrà emessa sentenza, in tempi non prevedibili, dal momento che la parte ricorrente non ha fatto richiesta di sospensiva.
Il problema cruciale da risolvere è naturalmente l’indennizzo richiesto da Saba per l’interruzione della convenzione, richiesto dal Comune sulla base del criterio della pubblica utilità: l’ente ha identificato in Aem il gestore unico per i parcheggi in città. Ma dal canto suo Saba può far valere un contratto con scadenza 2047 con richieste di indennizzo che tengono conto dei mancati introiti, degli investimenti fati e dei relativi ammortamenti e così via. g.biagi