Consolidamento ponte Po, progetto esecutivo in ritardo, i lavori slittano al 2020
Erano previsti per l’estate 2019 i lavori al ponte in ferro tra Cremona e Castelvetro, il più importante intervento di consolidamento sulla vecchia struttura datata 1890, per cui lo Stato ha stanziato a inizio 2018 7,5 milioni di euro. Invece non siamo neppure arrivati alla progettazione esecutiva, di competenza della Provincia di Piacenza, soggetto attuatore. I carotaggi di domani, che il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla (anche consigliere provinciale a Piacenza) ha chiesto vengano eseguiti con il minor disagio possibile per gli automobilisti, serviranno appunto per definire il progetto esecutivo, a cui seguirà il bando di gara e quindi, si spera, l’appalto entro la fine dell’anno. Sarà una gara complessa e sono prevedibili ulteriori ritardi, ma l’intenzione è di avviare il cantiere a inizio estate 2020, in periodo non scolastico. Proprio per ridurre al minimo i problemi legati al cantiere, che comporterà la chiusura totale del manufatto, lo stesso Quintavalla ha chiesto alla Provincia di Piacenza l’istituzione di un Tavolo tra tutti i soggetti interessati (i due comuni e le due province, l’autostrada, ecc) al fine di ridurre al minimo i disagi e la tempistica del cantiere, da concentrare possibilmente nei mesi estivi. Eccoli in sintesi: rafforzare il servizio di trasporto ferroviario, incrementando il numero di treni sulla linea Castelvetro-Cremona e ritorno nel periodo dei lavori, introducendo agevolazioni economiche per favorirne l’utilizzo; evitare la concomitanza dei lavori in oggetto con altri interventi di manutenzione eventualmente previsti nel tratto autostradale A21 tra Castelvetro e Cremona; introdurre modalità di esenzione dal pagamento del pedaggio per i residenti nel tratto autostradale A21 tra Castelvetro e Cremona, in quanto alternativa viabilistica durante il periodo del cantiere; valutare e condividere preventivamente le ricadute sul trasporto pubblico locale su gomma e sul trasporto del servizio 118 verso l’Ospedale di Cremona; programmare incentivi ed iniziative di animazione del territorio a favore delle attività economiche di Castelvetro, in particolare quelle situate ai confini con Cremona, che potrebbero subire ripercussioni negative nel periodo dei lavori.
L’annuncio dello sblocco dei finanziamenti era stato dato dalla conferenza Stato – Regioni a gennaio 2018 (ministro delle infrastrutture era allora Graziano del Rio) per un importo complessivo di 35 milioni da ripartire sui ponti di Casalmaggiore e di San Daniele (6 milioni ciascuna alle province di Parma e Cremona), mentre 23 milioni erano destinati ad una serie di altri ponti delle province di Pavia, Cremona e Mantova, tra cui, appunto, quello in ferro. Le Province avevano tempo 12 mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per terminare il progetto esecutivo e per aggiudicarne l’esecuzione. gb