Cronaca

L'appello del vescovo alla messa mariana: 'Andate a votare, criticare è facile'

Un appello del vescovo Napolioni ad esercitare l’esercizio della democrazia andando a votare il prossimo 26 maggio. E’ arrivato ieri sera nel corso dell’omelia a S.Abbondio, durante la messa che ha concluso la tradizionale processione lauretana. «Desidero sognare e sperare che a Cremona si veda una politica più bella che magari in altre città italiane – ha detto tra l’altro il vescovo. – Che a Cremona non ci siano voti in meno, cioè persone più scoraggiate e tenute lontane da questo dovere civico, ma che i votanti siano più dell’altra volta. Perché è troppo facile criticare, lamentarsi, puntare il dito, scoraggiarsi, buttar via la vita. Mentre invece tutti dobbiamo fare la nostra parte!».

E ancora, rivolto ai candidati: «Chiedo a tutti coloro che si mettono a disposizione della comunità, in particolare a chi si ispira alla fede, di trattare i fratelli e le sorelle a cui chiedono fiducia da adulti, da persone intelligenti. Dico a tutti: non diteci bugie, non fateci promesse illusorie, non vendeteci prodotti taroccati. Diteci la verità, con umiltà. Diteci come stanno davvero le cose. Aiutateci ad aiutarci. Perché, se i tempi sembrano davvero bui e possono diventare violenti, tocca a noi scorgere il vero bene, farlo brillare, sceglierlo, custodirlo e testimoniarlo».

Mons. Napolioni si è rivolto in generale alla platea dei credenti: «Abbiamo bisogno di star bene insieme. Ho il dovere di dire grazie – ha affermato – a tutti i credenti e gli uomini e le donne di buona volontà che non si tirano indietro dall’impegnarsi per il bene di tutti». Con parole indirizzate specialmente ai cattolici impegnati nella prossima sfida elettorale: «So che ci sono cristiani che hanno scelto di impegnarsi e di candidarsi nelle diverse liste, con diverse visioni della società e delle scelte da compiere. In particolare a ciascuno di loro stasera chiedo, in nome della Chiesa, di essere testimoni credibili e affidabili. Non di un valore rispetto a un altro, non a un pezzo di Vangelo rispetto a un altro. Anzi, chiedo, se possibile, di lasciare per un attimo il Vangelo nel cassetto. Che ognuno se lo legga e lo preghi, magari con la famiglia e con la comunità, per ritrovarvi le grandi ispirazioni; ma questo mese non è il momento di sbandierarlo. C’è spazio per tante letture del Vangelo, ma che portino al bene di tutti!».

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