Cronaca

Piscina comunale, arrivate in Comune le controdeduzioni di Sport Management

Sono state presentate martedì le controdeduzioni di Sport Management, dopo che il comune di Cremona aveva avviato il procedimento di revoca della concessione delle piscine comunali. Il concessionario contesta tutti i punti presentati dall’amministrazione, con una particolare attenzione al discorso acqua e tutto ciò che il Comune ha contestato sulla salute pubblica  (in merito a quegli utenti che in questi mesi hanno lamentato problemi respiratori e occhi fortemente arrossati). Se per Sport Management non ci sono prove comprovate di questi episodi, dal Comune fanno sapere che invece le prove esistono, in quanto l’ente è in possesso di certificati emessi dal pronto soccorso.

Le controdeduzioni saranno portate come comunicazione in Giunta la prossima settimana, mentre verrà portato avanti il contenzioso, che per ora si profila essere solo amministrativo. A Sport Management sarà quindi mandata una risposta entro breve. Tuttavia la vicenda potrebbe non fermarsi qui: se per ora è tutto un botta e risposta tra Sport Management e il Comune in futuro che Sport Management potrebbe decidere di ricorrere al tar, nel qual caso tutto passerebbe alle aule del tribunale.

Non mancano tuttavia le critiche da parte della politica. “Considerate le numerose inadempienze emerse rispetto ai lavori accessori, alle disposizioni in materia di trattamento dell’acqua nelle vasche, all’inosservanza delle prescrizioni igienico-sanitarie, all’interruzione di pubblico servizio, all’applicazione di tariffe superiori rispetto a quanto stabilito dal concedente e alla violazione delle norme riguardanti i rapporti di lavoro dei dipendenti e l’inadeguato comportamento del personale, di fatto in un anno di attività non ne hanno azzeccata una” commenta il consigliere comunale Maria Vittoria Ceraso. ” Stando all’elenco delle contestazioni a carico del Gestore.

“Questo a dimostrazione di quanto l’Amministrazione ci abbia visto lungo nell’individuare il miglior Gestore possibile (ricordiamo che a bando è stata messa la Convenzione proposta da Sport Management) e soprattutto, vista la quantità di infrazioni contestate, della Sua capacità di vigilare sull’adempimento delle condizioni contrattuali considerando che per mesi la Giunta, e in particolare l’Assessore alla partita, e molti Consiglieri Comunali hanno difeso in più sedi (Consiglio Comunale, Commissioni di Vigilanza e risposta ad interrogazioni) l’operato del gestore”.

Ma la valutazione di Ceraso va oltre e guarda avanti: “Come è innegabile che tutto ciò che avevo contestato fino ad oggi si è avverato, penso purtroppo di non sbagliare nuovamente se prevedo che Sport Management non stia facendo i bagagli per lasciare il nostro impianto natatorio ma stia più probabilmente preparando le carte per un bel ricorso al Tar” commenta infatti.”L’ennesimo contenzioso che questa Amministrazione lascerà in eredità alla prossima: ricordo che in essere ce n’è già uno con la Fin e uno con Saba. Senza dimenticare la delibera n. 172 del 21 febbraio 2018 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nella quale si affermava che l’acquisto del 51% del capitale sociale di Lgh da parte di A2A in forma diretta, cioè senza gara, costituiva una violazione delle disposizioni di legge sulle società miste che ha potenzialmente impedito una maggior valorizzazione delle azioni, della quale non si è saputo più nulla rispetto alle conseguenze per l’Amministrazione che continua a vantarsi dell’operazione come uno dei suoi maggiori successi ignorando la citata delibera. Ma considerando i contenziosi pendenti, quelli probabili e quelli già persi (ad esempio la pronuncia sfavorevole del Consiglio di Stato per la consulenza Albion)   di successi sulla correttezza di certe scelte e procedure mi sembra che questa Giunta ne possa vantare davvero pochi”.

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