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Burgazzi (Pd) vuole Cremona Capitale della Cultura, Ceraso: 'Prima contrari, ora ci copiano'

Si gioca anche sulla candidatura di Cremona come Capitale Italiana della Cultura la campagna elettorale. E’ di ieri, mercoledì 24 aprile, infatti, l’annuncio di Luca Burgazzi (Consigliere Pd e Presidente della Commissione Cultura) che sottolinea come la candidatura della città fa parte del programma elettorale del sindaco uscente Gianluca Galimberti. Un’uscita che Maria Vittoria Ceraso contesta prontamente: “L’Amministrazione Galimberti non ha mai ritenuto di candidare la nostra città partecipando al Bando nonostante la grande potenzialità di Cremona che come città d’arte non ha proprio nulla da invidiare alle altre che hanno ottenuto il titolo (Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020, ndr)”. Ceraso, portavoce di ‘Viva Cremona’ e  consigliere di minoranza, la lista civica per Malvezzi sindaco, ricorda anche che sul tema aveva già presentato un’interrogazione il 17 gennaio 2017 per sollecitare la Giunta guidata da Galimberti a partecipare al Bando (leggi qui l’articolo) che assegna alla vincitrice del Bando un contributo di 1 milione di euro.

Nella risposta all’interrogazione del 15 febbraio 2017 il Sindaco Galimberti “rispondeva snobbando il titolo di Capitale italiana della Cultura affermando che l’Amministrazione puntava più sui progetti che sui titoli”, come sottolinea la stessa Ceraso che aggiunge: “Che dire: meglio tardi che mai. Si vede che ormai, a corto di idee, prendono spunto da quanto proposto dalla minoranza e portato oggi avanti dal candidato Sindaco Malvezzi senza preoccuparsi di dover giustificare come mai in cinque anni di mandato non abbiano ritenuto di partecipare al Bando, probabilmente in quanto consapevoli di non avere un progetto culturalmente di livello e competitivo da proporre per la candidatura”. “Forse – prosegue la portavoce – finalmente anche l’Amministrazione uscente ha preso atto che piuttosto che investire su costosi progetti di rigenerazione urbana, che in nulla hanno rigenerato e riqualificato Cremona , vale la pena puntare all’attribuzione di un titolo che potrebbe portare alla città risorse significative (un milione di euro da investire in cultura e turismo) e soprattutto quella visibilità che merita a livello nazionale ma anche internazionale”.

Ceraso ricorda anche la posizione di Malvezzi e del centrodestra: “Fin dalla sua prima uscita pubblica il candidato Sindaco Carlo Malvezzi ha dichiarato, sul tema del rilancio culturale di Cremona, che tra le priorità del programma del centrodestra c’è la candidatura della nostra città al titolo di Capitale Italiana della Cultura. La Capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero dei beni e delle attività culturali e scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso Ministero che, per il periodo di un anno, ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale. L’iniziativa ha, tra gli obiettivi, quello di ‘valorizzare i beni culturali e paesaggistici’ e di ‘migliorare i servizi rivolti ai turisti’ e mira a sostenere, incoraggiare e valorizzare l’ autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo”.

“A questo punto – punge in conclusione l’esponente di centrodestra – non mi stupirei se tra qualche giorno Burgazzi rilanciasse anche il ritorno alle Corde dell’Anima, altra manifestazione di grande successo, cancellata dall’Amministrazione Galimberti che non è più stata in grado di proporre nuove iniziative che avessero la stessa portata attraendo migliaia di visitatori ( nel 2014 circa 75.000 visitatori in tre giorni), attraverso eventi di portata internazionale. In attesa che il centrosinistra ci pensi su la proposta è tra le priorità del centrodestra”.

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