Cronaca

5G, anche a Pizzighettone mozione per chiedere lo stop alla sperimentazione

Dopo Crotta d’Adda, anche Pizzighettone si interroga sul 5G. Se nel primo caso è arrivato uno stop definitivo (almeno per il momento), nel secondo il consigliere di minoranza Giancarlo Bissolotti (capogruppo di Cittadini Protagonisti) ha presentato una mozione che riguarda proprio la moratoria sull’installazione nel comune di Pizzighettone di sistemi atti a far partire anche nel borgo la tecnologia 5G.

In particolare, Bissolotti chiede all’Amministrazione guidata da Luca Moggi di adottare “un’ordinanza contingibile ed urgente” per sospendere la sperimentazione del 5G in attesa della nuova “classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro)”, applicando così il “principio precauzionale sancito dall’Unione Europea” e prendendo i”in riferimento i dati scientifici più aggiornati indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo”.

Il consigliere Giancarlo Bissolotti

Il capogruppo di CP domanda quindi che Giunta e Sindaco esprimano parere negativo riguardo l’estensione sul territorio comunale di Pizzighettone della nuova tecnologia 5G fino a quando non sarà garantita la completa sicurezza di questa nuova tecnologia. Biscotti vorrebbe che venissero promossi soluzioni tecnologiche “sicure e a basso impatto ambientale e sanitario, quali il cablaggio al posto del pericoloso wireless”. Bissolotti chiede anche un impegno perché l’Amministrazione affinché si astenga per il futuro “dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove tecnologie come il 5G che possano condurre ad un aggravamento delle lamentate condizioni di insalubrità mentale”.

Infine, il consigliere di minoranza chiede un impegno concreto per minimizzare il rischio sanitario sui campi elettromagnetici. Bissolotti vorrebbe impegnare il Comune a promuovere un tavolo tecnico “sanità/ambiente” con l’obiettivo di monitorare le ripercussioni su popolazione ed ecosistema individuando “membri della scienza e della medicina indipendente”, ma anche coinvolgendo le associazioni dei malati e la cittadinanza, oltre che gli Enti competenti in materia, ASL e ARPA.

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