Direttiva di Salvini, botta e risposta tra Galimberti e i parlamentari della Lega
Botta e risposta sulla direttiva di Salvini sul possibile intervento dei Prefetti in sostituzione dei Sindaci a difesa delle cosiddette “zone rosse”. Un provvedimento che secondo il sindaco Gianluca Galimberti “è inaccettabile e pura propaganda. Hanno ragione Sala ed i sindaci di Anci: la collaborazione con i Prefetti c’è già, non abbiamo bisogno di nuovi “podestà”, non servono né poteri speciali, né strumenti di difesa più aggressivi per garantire la sicurezza, servono un grande lavoro di comunità e più risorse per la polizia municipale e per le forze dell’ordine”.
Dall’altra parte però arriva la replica di Silvana Comaroli e Simone Bossi, parlamentari cremonesi della Lega, secondo cui ““Consapevole del fallimento delle politiche del Pd e della sinistra in materia di sicurezza e immigrazione, oggi per mascherare la sua mancanza di argomenti il sindaco di Cremona Galimberti oggi se la prende con Matteo Salvini in maniera strumentale. Attaccare Salvini per distogliere l’attenzione dai suoi errori da sindaco non funziona. Anziché fare polemiche sterili, dovrebbe ringraziare il Ministro Salvini per aver ascoltato la voce dei territori e aver dimostrato con i fatti la volontà di rafforzare il ruolo dei sindaci per combattere degrado e illegalità.
Forse Galimberti ha nostalgia di quei governi del Pd che utilizzavano i Prefetti solo per collocare i migranti a carico delle amministrazioni locali, senza progettualità. Oggi, grazie a Salvini, c’è finalmente l’opportunità di sviluppare una vera collaborazione tra comuni e Prefetture per ristabilire ordine pubblico sul territorio, con più risorse e poteri incisivi per tutelare la sicurezza dei cittadini. Mentre Galimberti fa solo propaganda elettorale, questo Governo mette al centro la figura del sindaco, garantendo dignità e aiuto delle strutture statali per troppo tempo lontane dai territori”.