Cronaca

Inflazione: anche a Cremona prezzi su dell'1% su base annua

Confermato nel mese di marzo, come a febbraio, il rialzo dell’inflazione anche a Cremona, dove la variazione dei prezzi al consumo, sulla base delle rilevazioni dell’Ufficio Statistica del Comune,  è  stata dell’1% rispetto all’anno precedente (0,2% la variazione congiunturale sul mese di febbraio). A rincarare di più sono i costi legati alla manutenzione della casa e in parte ad alcuni costi energetici: +5,8%, in particolare rubinetteria per lavello cucina, raccolta acque di scarico, spese condominiali, aumento gas (lieve), gasolio per riscaldamento. In diminuzione, in questo capitolo, il costo dell’energia elettrica mercato libero (rilevazione nazionale), fornitura acqua potabile (per cambio fasce e nucleo familiare 3 componenti), canoni affitti pubblici (per aggiornamento dichiarazione redditi).

A aumentare di più sul mese precedente (+1,3%; +0,7 rispetto all’anno precedente) è invece il settore dei trasporti: lo si ricava dalla rilevazione nazionale riguardante automobili diesel, automobili benzina, motocicli, ciclomotori, trasporti ferroviari nazionali, voli nazionali ed europei, trasporto marittimo. In diminuzione automobili usate e voli intercontinentali. + 1,1 di variazione congiunturale (ma – 7,6% rispetto all’anno precedente) anche per quanto riguarda le comunicazioni: servizi postali, apparecchi telefonia fissa e telefax, telefoni cellulari e smartphone. In diminuzione invece i prezzi di servizi di telefonia mobile e fissa a banda larga, e gli smartwatch.

In crescita sia rispetto all’anno precedente (3,2%) sia rispetto al mese (1%) sono anche le bevande alcoliche e i tabacchi, con aumento del prezzo di tutti i prodotti per fumatori, una variazione più elevata per le sigarette.

I generi alimentari segnano un – 0,4 di variazione sul mese precedente e un +1,6 rispetto al mese di marzo 2018: aumentano pane e cereali, polpa di spalla di bovino adulto, petto pollo e tacchino, coniglio, salsiccia, prosciutto cotto e crudo affettato, pancetta in confezione, filetti di platessa surgelati. Tra i pesci: merluzzi, scampi, pesce spada, seppie fresche, spigole fresche, pasta ripiena, yogurt, grana padano, pecorino, taleggio, formaggi fusi in scatola, uova, caffè tostato, te’ e bevande analcoliche. In diminuzione: prodotti di panetteria, costolette di agnello, salame in confezione, hamburger, latte fresco e a lunga conservazione, asiago, provolone dolce confezionato, formaggio grattugiato, frutta e verdura. Tra i pesci in diminuzione: rane pescatrici fresche, triglie di pescata,calamari freschi, trote di allevamento fresche.

“Dopo aver registrato una flessione tendenziale di oltre quattro punti percentuali a dicembre 2018 ed essere tornati a crescere nel mese di febbraio, i prezzi dei beni energetici non regolamentati accelerano, compensando il rallentamento di quelli dei beni alimentari non lavorati e determinando la stabilità dell’inflazione a marzo”, spiega l’Istat. “Le componenti volatili – prosegue la nota – continuano a essere all’origine delle oscillazioni dell’inflazione, che vede i prezzi dei prodotti di largo consumo registrare una crescita più sostenuta rispetto a quella del paniere nel suo complesso”.

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