Offese al capotreno: l'autrice del video dell'aggressione va a processo per diffamazione
Il 21 marzo scorso la Corte d’appello di Brescia aveva confermato la condanna inflitta in primo grado il 9 maggio del 2018 a Moussa Diatta, il 24enne senegalese che il 23 settembre del 2017, sul treno in viaggio da Brescia verso Cremona, aveva aggredito il capotreno Giordano Stagnati, 26 anni, cremonese, licenziato da Trenord per aver pronunciato un insulto razziale verso il passeggero. Per l’imputato, processato con il rito abbreviato, condanna a tre mesi, pena sospesa, per l’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e per lesioni personali.
Ora a processo ci andrà anche Janaina, 19 anni, l’autrice del video amatoriale nel quale era stata ripresa la scena dell’aggressione. Nei confronti della ragazza, l’avvocato di Stagnati Massimiliano Cortellazzi aveva presentato querela per diffamazione a mezzo stampa. Per l’accusa, la giovane, che proprio sul quel treno era stata sanzionata da Stagnati perchè sprovvista di biglietto, aveva postato sui social offese e frasi ingiuriose nei confronti del capotreno cremonese. “Dopo aver pubblicato sul suo profilo facebook un video che ritraeva Stagnati”, si legge nel capo di imputazione, “scriveva, a commento delle immagini, frasi come: ‘Come potete notare tutti, la pazza isterica del controllore seduto per terra che urla da solo’, ‘Ho il fumo che mi esce dalle orecchie questi malati (il quotidiano online Brescia Today, n.d.r.) hanno pubblicato tutto a favore di quel malato psicopatico da rinchiudere’ e ‘il capotreno? Puoi dirlo forte lurido pezzente’, riferendosi a Stagnati”.
Nel video era anche spuntata la bestemmia che Stagnati aveva pronunciato durante il parapiglia con il senegalese. Un video, secondo l’avvocato Cortellazzi, non pubblicato integralmente e finito sul quotidiano online Brescia Today. Il filmato prodotto da Trenord davanti al giudice del lavoro di Cremona era lo stesso che era stato scaricato dal legale di Stagnati, ma dove, a detta dello stesso avvocato, non risultava alcuna bestemmia. “Non mi ricordo assolutamente di averla detta”, si era giustificato il capotreno. Alla fine della causa di lavoro, Trenord aveva accolto la proposta avanzata dall’avvocato Cortellazzi di convertire il licenziamento del capotreno da giusta causa in consensuale. Erano state inoltre sbloccate le abilitazioni da capotreno del 26enne cremonese, che aveva quindi ottenuto la possibilità di svincolarsi dalla stessa Trenord e cercare lavoro in un’altra compagnia di trasporto ferroviario. Di recente Stagnati ha superato la prima selezione per poter entrare in una nuova compagnia dell’Emilia Romagna.
Ora su questa vicenda si sta per aprire un nuovo fronte giudiziario, proprio quello relativo al reato di diffamazione. La 19enne si è opposta al decreto penale di condanna e quindi a suo carico è stato emesso il decreto di citazione a giudizio. L’udienza a Brescia è già stata fissata al prossimo 14 novembre.
Sara Pizzorni