Cronaca

Padania Acque, presentato al Ghisleri il progetto 'Drinking Water Map'

Stamattina, lunedì 15 aprile, presso l’Aula Magna dell’Istituto A. Ghisleri di Cremona, il Presidente di Padania Acque Claudio Bodini e l’Amministratore Delegato Alessandro Lanfranchi hanno presentato insieme al dirigente scolastico Alberto Ferrari, agli studenti e agli insegnanti delle classi 4^ A CAT (Costruzioni Ambiente e Territorio) e 4^A SIA (Sistemi Informativi Aziendali), ‘Drinking Water Map’, un progetto di alternanza scuola lavoro unico nel panorama dell’idrico provinciale.

Durante il percorso formativo, gli studenti hanno lavorato per perfezionare l’applicazione gratuita di Padania Acque, ‘Acqua Tap’, con l’obiettivo di consentire a ogni persona di localizzare, in tempo reale, la fontanella o la casa dell’acqua a lei più vicina nell’intero territorio servito dal Gestore. Si tratta di una mappatura digitale della totalità dei circa 560 punti pubblici di erogazione d’acqua potabile gestiti da Padania Acque. Un lavoro “importante di cui potrà beneficiare l’intera collettività e che rende il servizio idrico ancora più accessibile”, come fanno sapere dal Gestore.

La classe 4^A CAT, coordinata dall’insegnante di topografia, prof. Maurizio Marchisio, e dal referente del progetto, prof. Ruggero Poli, ha rielaborato e verificato la coerenza topografica dei dati cartografici forniti da Padania Acque. “I ragazzi – ha aggiunto il professor Marchisio – hanno coniugato dunque l’attività tecnica con quella di studio preparatorio in classe, dando vita ad un progetto di indubbia utilità pubblica”.

La classe 4^A SIA, coordinata dai professori Gloria Lazzari e Pietro Margherita, ha svolto il lavoro di implementazione dell’applicazione per smartphone, inserendo le coordinate topografiche dei punti dell’acqua. “Abbiamo suddiviso la classe in tre gruppi di lavoro”, ha spiegato il professor Margherita che ha aggiunto: “Il primo si è occupato della programmazione; il secondo dell’aspetto creativo, cioè dell’interfaccia visualizzabile da parte degli utenti; l’ultimo ha curato i testi, in italiano e in inglese”. Gli altri docenti che hanno collaborato alla realizzazione, presenti durante la presentazione, sono stati Mariarosa Legori, Luisella Bianchini e Franca Bonati.

Il percorso formativo, oltre al lavoro d’équipe mediante lo svolgimento dell’attività nelle aule di scuola e presso l’azienda, prevede anche una formazione specifica sul ciclo idrico integrato, nonché visite didattiche presso gli impianti di potabilizzazione e depurazione e, infine, presso la sede dell’azienda per visitare gli uffici tecnici e la nuova sala di telecontrollo.

Dopo l’intervento del dirigente scolastico Ferrari, il quale ha ricordato che l’acqua è una ricchezza, un patrimonio da tutelare, la parola è passata al Presidente Bodini: “Oggi presentiamo un progetto importante, che si ricollega a quanto stabilito dalla recente Direttiva europea in materia di Acqua potabile, che ha riaffermato il diritto universale d’accesso all’acqua, mediante la messa a disposizione di punti di erogazione pubblici e la massima trasparenza delle informazioni fornite ai cittadini. Inoltre, non dimentichiamo che bere l’acqua del rubinetto consente di contrastare l’inquinamento causato dalla plastica. Quasi 20.000 bottiglie di plastica al secondo, più di un milione al minuto, vengono acquistate in tutto il mondo. Il numero salirà di un altro 20% entro il 2021 e solo il 13% viene riciclato, creando una crisi ambientale che alcuni esperti prevedono sarà grave come i cambiamenti climatici in corso”.

L’Amministratore Delegato Lanfranchi, offrendo una panoramica della realtà aziendale, ha dichiarato: “Quella di Padania Acque è una sfida quotidiana, compiuta da una squadra di 180 dipendenti che garantisce un servizio attivo 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno”. “Svolgiamo – ha aggiunto Lanfranchi – un lavoro di qualità e di salvaguardia, portando l’acqua in tutto il territorio provinciale. Un’acqua estremamente sicura e controllata: ogni anno effettuiamo 15mila prelievi, analizzando in totale di 200mila parametri. Efficienza, innovazione e competenza devono contraddistinguere un’azienda pubblica per questo motivo, negli ultimi anni, abbiamo considerevolmente aumentato gli investimenti nelle strutture e negli impianti e nelle nuove tecnologie”.

Ultimati i lavori di sviluppo, i punti di erogazione saranno quindi rintracciabili sull’App ‘Acqua Tap’, che offrirà il percorso più rapido tra la posizione del dispositivo e il punto di erogazione selezionato, in modo del tutto analogo a ‘Google Maps’. Infine (come già è possibile fare tramite l’applicazione) si potranno verificare anche i dati più recenti riguardanti l’analisi chimico-batteriologica dell’acqua, se il punto di erogazione corrisponde a una fontanella o a una casa dell’acqua.

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