Economia

Nolli, M5S: 'Aem risanata, allibiti da toni trionfalistici, è stata una svendita'

Prime voci dissonanti in merito al percorso di risanamento concluso da Aem, oggetto di una conferenza stampa di ieri. Alla soddisfazione del sindaco Gianluca Galimberti risponde il candidato sindaco del Movimento 5 stelle Luca Nolli, in un comunicato  congiunto con Maria Lucia Lanfredi, consigliere uscente.

Luca Nolli, M5S

“Siamo rimasti allibiti dalle parole proferite in conferenza stampa a riguardo della situazione di AEM e di LGH. Posto che il debito di AEM non è piovuto dal cielo, ma è dovuto a una gestione scellerata dell’azienda stessa, oggetto di drenaggio di capitali dal suo azionista Comune di Cremona e dalle controllate, riscontriamo l’ottusità con cui viene fatta passare per risanamento una (s)vendita di asset di valore, sia economico sia sociale per la comunità, della partecipata LGH, al principale competitor lombardo A2A (guarda a caso il cui 50% è di proprietà di Comuni governati dal PD), inspiegabilmente senza alcuna gara. Ancora una volta ribadiamo che per AEM e il Comune sarebbe stato più strategico, per risanare il debito, puntare sulla cessione di quote di minoranza dei suoi asset con gare pubbliche, come anche stabilito dal TAR, e valorizzare strutture e processi di valore, gioielli che sarebbero senz’altro cresciuti se presieduti maggiormente, con una gestione oculata, alternativa alla cessione cieca e maldestra del pacchetto di maggioranza, comprensivo di autonomia e di strategia. Qual è la visione prospettica e l’autonomia decisionale che il Comune vuole mantenere in un settore così strategico dal punto di vista economico, occupazionale e soprattutto ambientale, come quello energetico? Nessuna, il Comune vi ha rinunciato: su quell’ambito AEM, e di conseguenza il Comune, non vuole più avere alcuna voce in capitolo rispetto ad A2A e ne è dimostrazione la scomparsa delle varie società di business: LineaCom è già stata fusa nel Gruppo A2A, così come entro l’anno accadrà, da piano industriale, a Linea Più e LD Reti, e via via a tutte le altre. La realtà è che AEM è una società svuotata: ha via via ceduto tutti gli asset, nel settore della gestione delle acque (ora in Padania Acque), del trasporto pubblico (ora in KM), dell’illuminazione pubblica (ora in Citelum), dell’ambiente e dell’energia (ora in A2A) e quel poco che è rimasto sul territorio cremonese è in realtà solo un presidio periferico di decisioni prese altrove, altro che polo per l’innovazione: invitiamo il sindaco Galimberti, oltre che ridere e sorridere nelle pose pubbliche, a confrontarsi nella concretezza con i tanti professionisti che lavora(va)no in LGH, in modo che si faccia una idea ben chiara dello scempio commesso ai danni della città. Il Comune ha mantenuto, tramite AEM, solo le gestioni di forno crematorio e parcheggi, su cui giustamente l’azienda continuerà a puntare (ci si augura che lo faccia con piani industriali e non politici), ma a che prezzo ha preferito smarcarsi dalle attività energetiche e ambientali?”.

Federico Fasani, FI

Lapidario il commento di Federico Fasani (FI) su Facebook: “Aem non è stata risanata, è stata svenduta. La dimostrazione è che svendendo il suo capitale immobiliare e le sue strutture, ha ricavato quanto serviva per ripagare il debito. Il tutto senza iniezione di alcun capitale. Nessuna banca e nessun creditore ha mai minacciato Aem! Solo una gran voglia di regalare ai kompagni di A2A il malloppo”.

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