L'ex magistrato Spataro contro il Governo. 'La sicurezza? E' diventata brand pubblicitario'

Si è parlato di immigrazione e sicurezza, ieri sera, al CineChaplin di via Antiche Fornaci in un incontro patrocinato dall’Ordine degli avvocati di Cremona con la collaborazione della Camera Penale di Cremona e Crema. Ospite d’eccezione, l’ex magistrato Armando Spataro, sul palco inseme all’avvocato Maria Luisa Crotti, vicepresidente della Camera Penale della Lombardia Orientale e al collega Alessio Romanelli, presidente della Camera Penale di Cremona e Crema. L’ex magistrato Armando Spataro ha condotto le principali inchieste milanesi sul terrorismo nazionale e internazionale, e ha coordinato le indagini sul sequestro di Abu Omar, portando, unico caso al mondo, alla condanna nel 2012 di 25 appartenenti alla Cia. Ha lavorato alla Direzione distrettuale antimafia di Milano, è stato componente eletto del Consiglio Superiore della Magistratura e poi dirigente dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Nel suo intervento, Spataro ha attaccato senza mezzi termini il decreto Sicurezza del Governo. “La sicurezza”, ha detto, “è ormai diventata un brand pubblicitario nel nome del quale si giustifica tutto, persino la legge sulla legittima difesa che tra l’altro già esiste. La sicurezza è un fenomeno di dimensioni mondiali che non possiamo ignorare, e questo decreto impedisce una reale difesa delle persone”. Sull’emergenza immigrazione, invece, secondo l’ex procuratore, non paga la scelta sovranista di affrontare il problema, così come non si è detto d’accordo sul fatto che tra i rifugiati si nascondano terroristi. Molte, per Spataro, le conseguenze in negativo create dal decreto sicurezza, come ad esempio lo stravolgimento delle procedure riguardanti le richieste di asilo e le richieste di protezione umanitaria.
Al termine dell’incontro con l’ex magistrato, al CineChaplin è stato proiettato in prima visione il film Styx per la regia di Wolfgang Fischer, vincitore di diversi premi internazionali tra cui il Premio della Giuria Ecumenica al Festival del Cinema di Berlino. Il film è patrocinato da Amnesty International ed è stato finalista del Premio Lux conferito dal Parlamento Europeo. La pellicola narra la vicenda di Rike, medico di successo di Colonia: decisa a realizzare il proprio sogno di raggiungere in solitaria con la barca a vela una piccola isola tropicale dell’Atlantico, si concede una vacanza.
Sara Pizzorni