Aem risanata, più vicino il subentro a Saba per gestire i parcheggi?
“Aem è oggi risanata dai debiti, è una azienda finanziabile dal sistema bancario e che quindi può dare corso a nuovi investimenti, a fronte di progetti seri”. Il presidente della municipalizzata Massimo Siboni è soddisfatto dell’andamento aziendale dal 2016 ad oggi, il cui resoconto dovrebbe essere al centro di una conferenza stampa la settimana prossima. Un risanamento che prende avvio dall’accordo di partnership Lgh – A2A e che ha visto la cessione di quote dalla prima alla seconda e la rinegoziazione dei contratti con la stessa Lgh, alcuni dei quali, come i canoni per l’utilizzo delle reti, molto penalizzanti. Il 4 agosto di tre anni fa a Milano era stato asseverato il piano di risanamento predisposto ai sensi dell’articolo 67 della Legge Fallimentare, una delle condizioni a cui era subordinato il closing dell’operazione con Lgh. Dai 100 milioni di esposizione che si erano accumulati negli anni nei confronti di banche, fornitori e della stessa Lgh, l’azienda presieduta da Massimo Siboni è passata al quasi azzeramento.
Nel frattempo, l’azienda ha aggiunto altri asset alla propria operatività, quali la gestione del polo crematorio; è diventata protagonista del rilancio dell’area ex macello, con la vendita del secondo lotto sul quale si sta raddoppiando il Polo tecnologico, ed è in procinto di diventare gestore unico del parcheggi cittadini, come da input della giunta Galimberti. E’ proprio su questo versante che dovrebbe concentrarsi l’attività nei prossimi mesi, con il subentro a Saba nella gestione dei parcheggi di piazza Marconi e di molte altre aree centrali. Proprio la solvibilità bancaria consentirebbe ad Aem di affrontare, sulla base di un piano finanziario credibile, l’onere della chiusura dei rapporti tra Comune e gestore privato. Intanto non è ancora avvenuto l’incontro risolutivo tra il nuovo proprietario del parcheggio S. Tecla, Federico Zamboni, e il presidente Siboni, sul canone d’affitto per l’area.