78 colonie feline in città: nuova convenzione tra Comune e Apac
Il Comune stipulerà una nuova convenzione con l’Apac (associazione protezione animali di Cremona) per la gestione delle colonie feline sparse in città. E’ il contenuto dell’atto di indirizzo approvato dalla giunta il 27 marzo con il quale viene dato il via libera ad un nuovo testo che regola i rapporti con l’associazione di volontariato che, in accordo anche con l’Ats, cura il gattile di via Bissolati e che prevede un contributo annuo di 6000 euro a fronte della rendicontazione, eventualmente incrementabili in base alle capacità delle casse comunali. Il Comune di Cremona nell’ultimo quinquennio ha contribuito con erogazioni liberali alle spese sostenute dall’Apac per il mantenimento delle colonie di gatti randagi, riconosciute dall’ATS della Val Padana e dislocate in diverse aree cittadine, in particolare della colonia felina più numerosa, detta comunemente “il gattile”, presso l’ex Caserma Pagliari in Via Bissolati, tra i muri antichi dell’ex Cavallerizza in piena area ex monasteri. Complessivamente, sono però 33 le colonie gestite dai volontari Apac in giro per la città, poco meno della metà delle 78 attualmente censite.
La nuova convenzione, che regola diritti e doveri delle parti, accenna anche alla realizzazione di una nuova oasi felina: l’Apac si impegna infatti “ad operare in concerto con ATS Val Padana e il Comune affinché nel piano triennale di Regione Lombardia per il randagismo 2019/2021 vengano previste le risorse per la realizzazione, in un’area adeguata e opportunamente individuata dal Comune, di un’oasi felina con le caratteristiche indicate nel Regolamento Regionale n. 2 del 13/4/2017”.
Anni fa era stata individuata a questo scopo un’area al quartiere Incrociatello, anche in vista di un diverso utilizzo del Corpus Domini, confinante con l’area dei volontari Apac: nell’ultimo paio di anni infatti il complesso dell’ex monastero ed ex caserma è stato teatro di diverse operazioni di ripulitura da parte dei volontari del progetto Cremona Rinascimento.
Tra gli obblighi dell’Apac previsti in convenzione: compilazione dei censimenti delle colonie feline già esistenti e di quelle segnalate ex novo; collaborare con Ats nella gestione delle attività di contenimento della popolazione felina all’interno delle colonie; promuovere tra i privati la sterilizzazione, attraverso banchetti sul territorio e comunicazioni via social-network; curare sotto il profilo sanitario e alimentare i felini presenti nelle colonie censite nonché quelli di privati in difficoltà economiche al fine di evitarne l’abbandono; ricollocare felini rinunciati dai propri padroni, occuparsi di gatti che per sfratto o ricovero dei propri padroni potrebbero essere abbandonati. L’Associazione inoltre provvederà a fornire il cibo necessario al mantenimento delle colonie sostenendone i costi di acquisto; il cibo verrà custodito e gestito dall’Associazione sotto la propria responsabilità.
Nel nuovo canile sanitario inaugurato in via del Casello sono stati predisposti 8 box per accogliere i gatti randagi rinvenuti sul territorio. g.biagi