Lettere

Protocolli d'intesa sottoscritti
da un Sindaco in scadenza
è solo campagna elettorale

da Maria Vittoria Ceraso - capo gruppo Obiettivo Cremona

Gentilissimi,
A fine mandato un’Amministrazione dovrebbe essere in grado di dimostrare i frutti delle politiche messe in atto nei 5 anni in cui ha governato. Una delle principale attività in cui sono invece impegnati Sindaco e Assessori in questi ultimi mesi è la sottoscrizione di protocolli d’intesa e la costituzione di tavoli di lavoro con vari soggetti: le Acli il 28 marzo, l’Anaci il 25 marzo, il CSV Lombardia Sud il 14 marzo, l’Associazione Italiana Cultura e Sport il 20 febbraio, Confidi il 15 febbraio, Banca di Piacenza il 12 febbraio, i Seniors della Banca Popolare il 14 gennaio, solo per citarne alcuni.

L’anomalia sta nel fatto che i protocolli sono atti di governance attestanti un accordo tra parti avente prevalentemente natura politica più che giuridica con la quale i contraenti si impegnano per il futuro ad assumere e rispettare gli impegni in esso contenuti.

Chiaramente la sottoscrizione degli stessi avrebbe un senso nei primi anni di mandato quando si è chiamati ad amministrare la città e si è nelle condizioni di attuare i suddetti impegni e non certo a qualche mese dalla fine dello stesso quando Sindaco e Giunta potrebbero non essere riconfermati e la sottoscrizione degli stessi ha tanto il sapore di una promessa elettorale su temi che evidentemente meritano attenzione solo agli sgoccioli di mandato.

Ad esempio mi fa piacere che finalmente si sia trovata un’intesa con l’Associazione degli Amministratori di Condominio costituendo un tavolo sulla vivibilità sociale e il decoro urbano dopo che la stessa negli anni scorsi aveva intrapreso una dura battaglia, purtroppo persa, contro il Comune per il costo addebitato dallo stesso per il ritiro dei rifiuti nel condominio definito dall’Anaci come “una scelta politica per camuffare un aumento della tassa”.

Così come in merito al Protocollo stipulato con Confidi apprezzo molto che la Giunta, dopo aver adottato come primo atto del suo mandato una maggiore tassazione sui negozi sfitti, si sia resa conto che la suddetta misura non ha in alcun modo sostenuto ed incoraggiato le attività commerciali e abbia deciso di convocare un tavolo per individuare condizioni a favore dei proprietari affinché possano riuscire ad affittare agevolmente, limitando al minimo i rischi in cui possono incorrere, ed ottenere affitti calmierati per i conduttori. Ma la costituzione di questo tavolo non avrebbe dovuto essere una priorità di mandato vista la crisi del centro storico e non una questione da affrontare in fretta e furia a qualche giorno dalle elezioni?

Questo per dimostrare come dopo 5 anni dall’insediamento del Sindaco Galimberti e della sua Giunta sembra di essere ancora ai tempi della campagna elettorale del 2014 quando il Sindaco infilava sempre nei suoi discorsi le logiche di partecipazione attraverso la costituzione di tavoli di studio e lavoro e l’attivazione di intese e Protocolli. Ma quando Cremona potrà beneficiare dei frutti di tutto questo studio e di tali intese, molte delle quali appena nate? Mi auguro che i cittadini cremonesi non debbano vivere ancora altri 5 anni di attesa per avere risposte e soluzioni concrete ai problemi reali della città.
Cordialmente.

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