Cronaca

Via Goito: necessario consolidare parete. Progetto da 32mila euro a carico Aem

I ponteggi di protezione che devono essere rimossi sul lato ovest dello slargo di via Goito / via Palestro

Non è semplice la trasformazione dell’area del cantiere ex mediateca in piazza pubblica. Per poter mettere in sicurezza il muro adiacente al palazzo di galleria Kennedy, una volta che saranno stati tolti i tubi metallici di protezione, il Comune ha commissionato un progetto di parziale demolizione e consolidamento del muro stesso. Il progetto è stato elaborato dallo studio di ingegneria milanese Jurina e prevede una spesa di circa 32mila euro tra demolizione e consolidamento del muro, quest’ultimo un intervento necessario per la porzione confinante con palazzo Aschieri, l’edificio quattrocentesco che tanti problemi ha avuto 16 anni fa, quando le ruspe che stavano demolendo il Supercinema  danneggiarono la parete confinante.

“Per rendere fruibile tutta la superficie della piazza – si legge nelle premesse della relazione tecnica – si è optato per la rimozione del presidio esistente in tubolari metallici. Sulla base delle verifiche strutturali  … sono state riscontrate criticità della struttura sottoposta già al solo carico da vento, senza considerare le sollecitazioni da sisma.
Si è scelto quindi di provvedere allo smontaggio della parete, eccezion fatta per la porzione a contatto con Casa Aschieri, in quanto setto perimetrale di un locale adibito ad attività commerciale. Non essendo verificata anche questa porzione muraria agli sforzi orizzontali, è stato previsto un intervento di consolidamento con doppia finalità: rinforzare la muratura e conferire comportamento monolitico; soddisfare le verifiche a ribaltamento (…)”.

Il progetto tecnico è stato commissionato da Aem, proprietaria dell’area, rimasta bloccata per anni anche a causa dell’intersecarsi delle competenze (era stata messa a disposizione del ministero dei Beni culturali per realizzarvi la mediateca a servizio della biblioteca statale) e alle controversie legate ai danni al palazzo confinante.

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