Cronaca

Figli lasciati in auto. Coppia residente nel cremonese in arresto per prostituzione

Sono finiti in manette per sfruttamento della prostituzione e rapina, i genitori di origini romene dei due bambini, un maschio di otto mesi e una femmina di due anni, che due anni fa a Borgo San Giacomo, nel bresciano, erano stati trovati abbandonati in auto e che erano risultati positivi alla cocaina. La coppia risiede in provincia di Cremona. All’epoca, l’uomo, un pregiudicato romeno di 46 anni, insieme alla convivente, era stato denunciato per abbandono di minore. I due bambini sono stati adottati dopo il provvedimento del tribunale dei minori di Brescia che aveva tolto la patria potestà ai genitori.  Ora la coppia, insieme al figlio maggiorenne dell’uomo, deve rispondere di nuovi reati. I tre sono accusati di gestire la prostituzione lungo la provinciale 68 nel tratto tra Orzinuovi e Manerbio.

Nel novembre del 2017 i carabinieri avevano trovato i due piccoli, abbandonati nell’auto del 46enne: il maschio piangeva disperatamente e la sorellina cercava inutilmente di calmarlo. I militari erano poi entrati nel bar vicino per chiedere chi fosse il proprietario della macchina. Nel locale, nessuno aveva risposto. Il romeno, che stava giocando alle macchinette, scocciato, si era fatto avanti solo dopo che i carabinieri avevano cominciato ad identificare tutti coloro che erano presenti all’interno del bar. Nel frattempo era stata avvertita la moglie, una prostituta, che aveva raggiunto il marito e i figli. Nell’abitazione cremonese della coppia era stata effettuata un’ispezione che aveva rivelato la situazione di estremo degrado in cui la famiglia viveva. Nelle ore successive era emerso che nel sangue dei due piccoli era stata trovata della cocaina, assunta accidentalmente.

Nel frattempo il padre e il figlio maggiorenne avevano ripreso a tutti gli effetti la gestione della prostituzione lungo la provinciale 68. Inizialmente re impossessandosi del territorio mediante minacce ed aggressioni a due prostitute che, nel periodo della loro assenza, avevano iniziato a prostituirsi nel territorio di Offlaga e San Paolo. Le donne erano state costrette con la forza ad andare via per lasciare il posto alle lucciole gestite dai due. Una volta eliminata la concorrenza, i due uomini avevano fatto arrivare altre prostitute, in totale sei, tra cui anche la convivente del capo famiglia, costringendole a rimanere sulla strada. In un caso, inoltre, al termine della giornata di lavoro sulla statale, la madre dei due bimbi aveva portato un cliente in una casa nel bresciano per un rapporto sessuale, ma ad attenderlo c’era il convivente-protettore che, dietro minacce e armato di un bastone, gli aveva sottratto tutto il denaro che aveva con sè.

Questa mattina, al termine dell’interrogatorio in carcere, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per i tre la custodia cautelare in carcere. Le accuse sono quelle di estorsione, rapina e sfruttamento della prostituzione per il capo famiglia, sfruttamento della prostituzione per il figlio maggiorenne e rapina per la convivente.

Sara Pizzorni

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