Il padre del bimbo che ha dato l'allarme: 'Vorrei cittadinanza per mio figlio' - L'INTERVISTA
‘Sarebbe bello che ora mio figlio ottenesse la cittadinanza italiana”: questa sono le parole di Khalid Shehata, padre di Rami, il ragazzino che ha lanciato il primo allarme chiamando il 112: aveva nascosto il telefono affinché il sequestratore non glielo trovasse, e al momento opportuno ha avvisato i soccorritori. Poi il telefono è caduto, ed è stato un altro compagno, Ricky, a raccoglierlo di nascosto, per poi passarlo all’ultima fila, dove Adam ha chiamato a sua volta i genitori e la polizia. Un gioco di squadra che è risultato fondamentale.
Così piccoli ma già degli eroi, questi bambini di un’anonima scuola media, che hanno dimostrato una prontezza di spirito che forse neppure degli adulti sarebbero riusciti ad avere. E ora il padre di Rami, che è nato in Italia nel 2005 ma che ancora non ha il documento ufficiale che lo riconosca cittadino italiano, il padre chiede che il figlio possa ottenerlo alla svelta. “Vorremmo tanto restare in questo Paese” ha detto ancora il padre.
Intanto i ragazzi stanno cercando di riprendersi. Alcuni dei 50 alunni non sono andati a scuola oggi, altri si, ma ancora con un grande spavento nel cuore, per una vicenda che ha scosso tutti molto profondamente.
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