L'avvocato Guizzardi rinviato a giudizio. Le accuse: falso e appropriazione indebita
Falso e appropriazione indebita aggravata. Con queste accuse il gup Pierpaolo Beluzzi, su richiesta del pm Francesco Messina, ha rinviato a giudizio l’avvocato Andrea Guizzardi, legale cremonese e anche scrittore, che per intascarsi mille euro avrebbe confezionato una sentenza falsa. Tutto è partito da una denuncia presentata in procura dall’avvocato Beatrice Ghillani, coordinatrice dei giudici di pace.
La vicenda è relativa ad un risarcimento di mille euro che la signora Elide Gorini, cliente di Guizzardi, aveva ottenuto dalla sua vicina di casa, che l’aveva aggredita, grazie ad un accordo in via extragiudiziale come risarcimento per le lesioni subite. Quei mille euro erano stati consegnati dal legale della vicina di casa nelle mani dell’avvocato Guizzardi che avrebbe dovuto darli alla propria cliente. “Non me li ha mai dati”, ha sostenuto invece la signora Elide. “Anzi, diceva che la mia vicina non aveva ancora onorato il suo debito, giustificando il ritardo con i tempi della giustizia. Anni dopo ho incontrato la mia vicina di casa e mi ha detto stupita che quei mille euro lei li aveva già da tempo consegnati al suo legale”.
A quel punto, stupita, la signora Elide è andata a chiedere spiegazioni a Guizzardi che le ha mostrato un documento di tre pagine: la sentenza, datata 22 aprile del 2016 ed emessa dal giudice di pace Ghillani, relativa ad una causa promossa da Guizzardi per conto della cliente per recuperare quel risarcimento di mille euro. Risarcimento che risultava addirittura raddoppiato: mille euro di spese legali e altri mille per i danni. La sentenza, siglata dal giudice in ogni pagina e sottoscritta in fondo con firma per estesa del magistrato, era così ben confezionata da trarre in inganno anche un occhio ben allenato. Figurarsi la signora Elide che non è del mestiere. E’ vero che mancano i timbri e il numero di registrazione, ma spesso gli avvocati ottengono copia ancora prima che venga protocollata. Sentenza alla mano, Elide si è presentata dal giudice di pace, che le ha chiesto tempo per poter effettuare le necessarie verifiche. Sorpresa: il magistrato non aveva mai emesso quella sentenza. E, incredula, si è rivolta alla procura.
Falso, per aver confezionato una sentenza fasulla, e appropriazione indebita aggravata, in quanto Guizzardi, “quale avvocato della signora Elide Gorini, per procurarsi un ingiusto profitto, si appropriava di mille euro di proprietà della sua assistita, somma di cui aveva il possesso perché ricevuta a conclusione di un accordo stragiudiziale affinché fosse consegnata alla signora Gorini. Con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di prestazione d’opera”.
“Sono sconvolta ma sarei disponibile ad incontrare l’avvocato Guizzardi per definire la questione”, ha detto la signora Elide, parte civile con l’avvocato Alessandro Bertoli, del Foro di Brescia. “Non voglio fare la guerra a nessuno, ma non voglio nemmeno essere presa in giro”.
L’avvocato Guizzardi è assistito dall’avvocato Elisabetta Grandi. “Non ho mai commesso i reati di falso e di appropriazione indebita che mi vengono imputati”, ha dichiarato Guizzardi attraverso il suo legale. “Si tratta di accuse quanto mai sgradevoli e fastidiose, ma ho estrema fiducia che nel processo emergerà la mia totale innocenza”.
Il processo nei confronti del legale cremonese si aprirà il prossimo 17 aprile davanti al giudice Francesco Beraglia.
Sara Pizzorni