Cronaca

Operazione Mercurio: la gdf di Cremona sgomina banda che truffava l'Inps

Le fiamme gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cremona, nell’ambito dell’operazione Mercurio, hanno denunciato all’autorità giudiziaria otto responsabili per truffa aggravata ai danni dell’Inps, sequestrato un immobile e proventi illeciti per 500.000 euro. Una vicenda portata alla luce dai militari del Nucleo Pef di Cremona, su segnalazione dell’Inps cittadina. In sostanza, ad insospettire l’istituto era stata la richiesta di disoccupazione da parte di un gruppo di dipendenti di un’azienda, per i quali non risultavano essere mai stati pagati i contributi. Dalle verifiche della finanza era risultato che in realtà l’azienda non esisteva e che le persone in questione non sapevano nulla della richiesta di disoccupazione.

E’ stata questa scoperta a muovere le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino: i finanzieri hanno infatti scoperto un ingegnoso metodo per frodare l’Inps, che ha erogato indebite indennità di disoccupazione (Aspi), ideato e realizzato da un gruppo di persone residenti appunto nel Torinese.

Le indagini hanno portato alla luce le diverse fasi dell’articolato disegno criminoso. Dapprima gli accusati sono riusciti a rubare un centinaio di identità attraverso la rete, aprendo poi altrettante posizioni assicurative fittizie da parte di 18 società inesistenti, ubicate un po’ su tutto il territorio nazionale (compresa appunto Cremona). Successivamente, dopo circa un anno, sempre utilizzando la rete, i responsabili della truffa hanno comunicato all’Istituto di previdenza l’avvenuto licenziamento dei soggetti, creando così i presupposti (ovviamente apparenti) per ottenere l’erogazione dell’indennità di disoccupazione, che è stata poi effettivamente accreditata su diversi conti correnti. Si trattava ovviamente di conti aperti ad hoc dall’organizzazione criminale, composta da sette pakistani e da una donna italiana.

Gli indagati sono stati denunciati alla Magistratura ordinaria per i reati di truffa aggravata ai danni dell’Inps e di associazione a delinquere ed alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti per il Piemonte per il conseguente danno erariale. E’ stato anche disposto il sequestro preventivo dei proventi della truffa: un immobile situato nel capoluogo piemontese, una collezione di monete antiche e denaro contante per un valore complessivo di 500.000 euro. Un’indagine durata per oltre un anno e mezzo, per una truffa che veniva portata avanti presumibilmente dal 2015.

 

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